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SALUTE 24 SETTEMBRE 2021

Diete con digiuno: quali sono, proprietà e controindicazioni

Si sente sempre più spesso parlare di filosofie alimentari che prevedono periodi di digiuno cadenzati: prima di seguire questi dettami, è opportuno consultarsi con il proprio medico o nutrizionista di fiducia per essere certi di poterne sfruttare i vantaggi senza rischi.

Il Consiglio per le Ricerche in Agricoltura e l’Analisi dell’economia Agraria, il CREA, ha affrontato anche il tema del digiuno all’interno delle “Linee Guida per una sana alimentazione”, analizzando le diverse tipologie possibili di astensione dal cibo: se adottato per un breve periodo, il digiunare promuove la riduzione degli stati infiammatori dell’organismo e stimola il rinnovamento cellulare, ma prolungare la privazione di cibo su lungo termine costringe il corpo a produrre ormoni “di emergenza”, come cortisolo e adrenalina, che attingono velocemente alle riserve di glucosio e di proteine contenute negli organi e nei muscoli.

Il regime più sconsigliato è quello del digiuno idrico prolungato, un metodo pubblicizzato come detox utile a perdere peso e che prevede l’assunzione solo dell’acqua: i meccanismi ormonali di difesa dell’organismo finiscono per stressare l’apparato cardiocircolatorio e compromettere le funzioni renali, oltre ad innescare la formazione di chetoni che portano all’acidosi metabolica.

Se invece si opta per un digiuno totale di sole 24 ore, in caso di persone adulte e sane, non si incorre in particolari rischi, ma nemmeno in significativi benefici, tranne che per l’azione depurativa generale da scorie e tossine, che deve però essere promossa bevendo molta acqua.

Il digiuno intermittente, da seguire non più di due o tre giorni non consecutivi della settimana, deve durare al massimo 18 ore e comporta il non mangiare nel pomeriggio e la sera: non è ancora dimostrato scientificamente, ma questo metodo può essere coadiuvante nella prevenzione dell’obesità e di una serie di altre patologie.

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