L’Italia è nuovamente finita sotto la lente di ingrandimento dell’Ufficio del rappresentante al commercio degli Stati Uniti d’America. E, al centro del dibattito, c’è ancora la web tax, ossia la tassazione “ad hoc” per i giganti della Silicon Valley protagonisti, negli anni passati, di feroci polemiche per l’esiguo quantitativo di tasse che pagano nel nostro Paese (e negli altri Paesi dell’Unione Europea).