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CURIOSITÀ 16 GENNAIO 2023

Divenne una celebrità per la sua mole: la storia del gigante Charles Byrne

Charles Byrne è stato un uomo vissuto, più o meno, tra il 1761 e il 1783 in Inghilterra. Divenne una celebrità a causa della sua enorme statura ed era considerato un “mostro” curioso dai suoi contemporanei a Londra. Noto come “The Irish Giant”, il gigante irlandese, I resoconti dell’epoca parlano di un’altezza intorno ai due metri e mezzo. Le prove scheletriche, però, hanno certificato che l’uomo era alto intorno ai due metri e trentuno centimetri. Morto a 22 anni, il suo scheletro è stato esposto per circa 200 anni all’Hunterian Museum di Lincoln’s Inn Fields, nel centro di Londra.

La storia del gigante Charles Byrne

Nato in una famiglia normale, nella tarda adolescenza Charles Byrne si trasferì in Scozia per cercare fortuna. Qui iniziò a diventare una celebrità. Si dice che i guardiani notturni di Edimburgo siano rimasti sbalorditi quando lo videro accendersi una pipa da uno dei lampioni di North Bridge senza neanche stare sulla punta dei piedi. La sua fama si estese nel Nord della Gran Bretagna. Nel 1782, all’età di 21 anni, Byrne andò a Londra dove intratteneva il pubblico pagante allo Spring Garden-gate, poi a Piccadilly e infine a Charing Cross. Numerosi articoli di giornale celebrevano la sua singolarità e l’uomo divenne famoso, non solo per la curiosità che ispirava la sua statura, ma anche per il carattere gentile e simpatico. Verso la metà del 1782 venne persino realizzato uno spettacolo teatrale di successo chiamato Harlequin Teague, o Giant’s Causeway, che prendeva spunto dalla vita di Byrne.

(Guarda anche: Si è davvero schiantato sulla Terra: cosa è andato storto)

Di cosa soffriva Charles Byrne e il suo ultimo desiderio

Byrne soffriva di un disturbo della crescita, oggi noto come acromegalia o gigantismo acromegalico (Guarda anche: Adele zoppicante sul palco). All’età di 22 anni la sua salute peggiorò bruscamente fino a condurlo alla morte nel giugno del 1783. Durante il periodo a Londra, nella capitale inglese viveva anche il chirurgo John Hunter che collezionava scheletri insoliti per le sue ricerche e studi. Il medico aveva offerto al gigante dei soldi per poter avere il suo cadavere una volta morto. Byrne, sapendo che Hunter voleva il suo corpo per la dissezione (un destino riservato a quel tempo ai criminali giustiziati) e la probabile esibizione, si accordò con degli amici ai quali rivelò il suo ultimo desiderio: essere sepolto in mare al largo della città costiera di Margate. Al momento della morte, però, Hunter fece rubare il cadavere e, quattro anni dopo il decesso, lo espose nel suo Hunterian Museum. Nel 2011, un professore di etica medica e uno di giurisprudenza, fecero una petizione per chiedere che lo scheletro venisse rimosso dal museo e che venisse rispettato il desiderio di Byrne. Nonostante in un sondaggio, il 55% dei votanti avesse risposto a favore della sepoltura in mare, il museo decise di continuare a tenere lo scheletro esposto. La struttura è stata poi chiusa nel 2017 e riaprirà nel 2023 ma senza il corpo di Byrne in mostra. Lo scheletro, però, non sarà sepolto in mare, ma conservato per ricerche mediche sulla condizione di acromegalia ipofisaria e gigantismo.

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