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BUONO A SAPERSI 28 GENNAIO 2021

Divorzi, boom in Italia nel 2020 anche per i tradimenti virtuali

È boom di divorzi in Italia nel 2020, anche a causa della pandemia e dei tradimenti virtuali, che hanno spinto molti più partner del solito a separarsi. A dirlo è l’avvocato divorzista Matteo Santini, che riporta dati allarmanti sulla nuova ondata di separazioni in Italia alimentata dalla pandemia.

Divorzi, boom nel 2020: i dati

Il boom di divorzi in Italia sarebbe legato proprio al Covid-19, che ha costretto molte coppie a una convivenza forzata, impedendo di dare aria alle proprie relazioni. “Siamo passati dai 90mila divorzi del 2015 (secondo l’ultima rilevazione Istat) alle 140-150mila richieste del 2020″ ha spiegato l’avvocato Matteo Santini nella sua intervista a Fanpage.it. Di fatto, secondo una recente analisi a campione svolta dall’Associazione Nazionale Avvocati Divorzisti, le richieste di divorzio nel 2020 sono aumentate di circa il 60%. Alla base di queste coppie separate, ci sarebbe proprio il lockdown, che ha costretto molte persone a vivere 24 ore su 24 con il proprio partner. Un’esperienza che per molti si è rivelata problematica. “Vivere insieme 24 ore su 24 ha portato molti matrimoni all’esasperazione. Tutte le valvole di sfogo, dalla palestra ai cinema, al lavoro stesso, sono scomparse e questo ha generato ovviamente delle insofferenze“, ha spiegato Santini. Lo conferma anche lo studio, secondo il quale il motivo dietro la richiesta di divorzio, nel 40% dei casi è per “l’intollerabilità alla convivenza”.

Boom di divorzi causati anche dai tradimenti virtuali

In verità, ci sono diversi atteggiamenti che hanno portato alla separazione delle coppie durante la pandemia. Uno di questi è sicuramente il tradimento virtuale. “Prima della pandemia le persone erano meno controllate ma ora è difficile nascondere le infedeltà”, specifica l’avvocato Santini. “Il partner si accorge se l’altro sta al computer o allo smartphone a chattare con altre persone”. Al secondo posto, tra le motivazioni dei divorzi c’è la violenza domestica, come confermano anche dalle rilevazioni dell’Istat: tra marzo e ottobre 2020 le chiamate e le richieste di aiuto via chat ai numeri dedicati sono aumentate del 71,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. Ma ci sono anche molti casi in cui la separazione viene procrastinata, a causa delle difficoltà economiche legate alla pandemia, che rende proibitivi i costi delle pratiche di divorzio. “Quando si arriva in uno studio legale per separarsi vuol dire che ogni tentativo è già stato fatto, terapia di coppia compresa. Il nostro obiettivo è cercare di raggiungere una separazione consensuale, nel più breve tempo possibile e tutelare, se sono presenti, l’interesse dei minori”, ha concluso l’avvocato Santini.

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