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BUONO A SAPERSI 17 APRILE 2024

Dove buttare l’olio di frittura

L’olio di frittura è altamente inquinante. Per questo va trattato con le dovute cautele, onde evitare che possa creare danni importanti all’ambiente. Innanzitutto, non è né organico né biodegradabile.

Se unito all’acqua, può dare origine ad una patina impenetrabile alla luce del sole, con conseguenze decisamente gravi per l’ecosistema intero.

Olio esausto, tutti i pericoli

È sbagliatissimo buttare l’olio di frittura negli scarichi dei lavelli o nel WC, piuttosto che nella fognatura o nella spazzatura indifferenziata. Il rischio è quello che, attraverso le falde acquifere, arrivi a contaminare i pozzi potabili e i terreni coltivabili.

A questo va aggiunto il fatto che, versare olio direttamente nel lavandino, può causare problemi alle condotte fognarie, intasamenti delle tubature e malfunzionamento dei depuratori, producendo non in ultimo cattivi odori nel caso di ristagno.

Un altro errore è versare l’olio sul terreno: non solo lo rende sterile, ma impedisce alle piante l’assunzione delle sostanze nutritive. Altrettanto sbagliato è appoggiare il contenitore pieno di olio esausto accanto ai bidoni dell’indifferenziato: non solo non sarà ritirato ma, se rotto, creare spiacevoli inconvenienti.

Cosa fare

Una volta usato, l’olio di frittura va conservato in un contenitore (di plastica o di vetro) e portato per lo smaltimento corretto in un’isola ecologica. In tutte le città ci sono luoghi di raccolta per gli oli esausti.

Non è raro che anche i supermercati con gastronomia annessa e i distributori di benzina dispongono di bidoni appositi. Il discorso vale anche per altre tipologie di olio ad uso alimentare, come quello delle scatolette del tonno o dei vasetti dei sott’oli.

Carta per fritti unta, dove gettarla?

Il buon senso potrebbe far pensare che il bidone giusto per la carta per fritti unta sia quello della carta. Sbagliato: la carta, una volta assorbito l’olio, non può più essere riciclata. Questo perché l’olio rende le fibre che compongono la carta non più separabili. Quindi, carta e tovaglioli che hanno assorbito l’olio vanno gettati nel rifiuto organico.

E la carta oleata?

La carta oleata è composta da uno strato di carta e da uno in plastica. Per smaltirla correttamente occorre separare i due strati. Niente di più facile: è sufficiente cercare negli angoli il punto di giunzione. Invece, la carta oleata con inserto in PLA può essere gettata nel rifiuto organico.

La seconda vita dell’olio

Non tutti lo sanno ma l’olio di frittura si può riusare. Attraverso un apposito trattamento, quest’olio può essere trasformato in biodiesel (un eco-combustibile poco inquinante rispetto al petrolio) o in glicerina, utilizzata come noto per la saponificazione.

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