Parigi (askanews) - I due candidati all'Eliseo giunti al ballottaggio del 7 maggio prossimo, Marine Le Pen ed Emmanuel Macron, affilano le armi in vista del turno decisivo.
La speranza del Front national, data largamente battuta da tutti i sondaggi, ha denunciato il progetto 'fratricida' del suo avversario e ha lanciato con una battuta un appello triangolato agli elettori di Jean-Luc Me'lenchon, candidato di 'France insoumise', movimento sovranista dell'estrema sinistra, escluso dal ballottaggio.
Il progetto di Macron sarebbe fratricida in quanto mirato a opporre le comunita' sociali le une contro le altre dal punto di vista economico, ha dichiarato la Le Pen che ha ribadito di considerarsi la candidata del popolo in opposizione al suo sfidante, definito il candidato dell'oligarchia.
Marine ha poi strizzato l'occhio con una battuta al bacino elettorale di Me'lenchon quando ha detto che Macron vuole una 'France soumise', cioe' una Francia sottomessa agli interessi della mondializzazione, in netta contrapposizione con quella 'insoumise' di Me'lenchon che non intende essere sottomessa e soggiogata dalla volonta' dei ceti dominanti finanziari.
La Le Pen ha anche cercato di scrollarsi di dosso l'accusa di essere genericamente contro l'Europa.
'Non sono affatto nemica dell'Europa, ci tengo a chiarirlo in maniera netta' ha detto la candidata del Front national.
'Mi sento europea, francese prima di tutto naturalmente, ma europea.
Vorrei pero' accordi tra Stati liberamente accettati, che non ci venissero imposti decisioni che ci fanno del male o che vanno contro i nostri interessi.
E' questa Europa che voglio far emergere e mi auguro che la Francia possa essere una forza trainante di questo progetto' ha concluso la Le Pen.