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CURIOSITÀ 27 GENNAIO 2022

Falcon 9 fuori controllo, pericolo di collisione con la Luna?

Un razzo Falcon 9, lanciato dalla società spaziale di Elon Musk, la SpaceX, è in rotta di collisione con la Luna. Il booster è stato lanciato originariamente nel 2015 come parte di una missione interplanetaria per inviare un satellite meteorologico spaziale in viaggio di un milione di miglia.

Gli scienziati e gli osservatori dello spazio ritengono che le circa quattro tonnellate di “spazzatura spaziale” possano schiantarsi sulla Luna ad una velocità di circa 2,58 km/s. Non si conosce la data esatta, ma potrebbe accadere nel giro di poche settimane: ipoteticamente il 4 marzo 2022.

Ad oggi quindi non si conosce la data esatta e le conseguenze di tale evento, inoltre non sappiamo in che punto della Luna potrebbe impattare il razzo e se sarà osservabile dalla Terra, ma si presuppone che non ci siano possibili gravi conseguenze. Quello che è certo è che sarebbe il primo impatto lunare della storia.

Il razzo di Space X potrebbe schiantarsi sulla Luna: “Imprevedibile la posizione”

Falcon 9 avrebbe dovuto seguire due fasi. Durante la prima ha completato una lunga combustione dei motori e ha inviato il NOAA’S Deep Space Climate Observatory sulla rotta verso il punto di Lagrange, una posizione a gravità zero quattro volte più lontana della Luna e in linea diretta con il sole. Nella seconda fase, però, il razzo è andato alla deriva, la “spazzatura spaziale” ha preso una direzione imprevedibile. L’evento si è verificato perché il razzo è rimasto con una quantità di carburante insufficiente per tornare verso l’atmosfera terrestre, non potendo nemmeno contare su una forza che lo respingesse dalla gravità del sistema Terra-Luna.

I booster Falcon 9 sono stati prodotti da SpaceX l’azienda di Elon Musk, che li considera fra i razzi migliori in circolazione. Si compongono di due parti principali: il primo stadio presenta nove motori Merlin ed è alto più di 40 metri, ha il compito di spingere il secondo stadio con suo carico oltre l’atmosfera della terra. A sua volta il secondo stadio, alto 20 metri, ha solo un motore Merlin ed è calibrato per funzionare nello spazio e spingere il carico verso l’orbita di destinazione.

Insomma, ancora non si sa con certezza se e quando avverrà l’impatto. Si possono fare solo delle ipotesi sulle conseguenze. Non resta quindi che attendere ulteriori sviluppi e alzare gli occhi al cielo i primi di marzo.

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