L’inno di Mameli è il canto nazionale italiano approvato provvisoriamente il 12 ottobre del 1946 dal Consiglio dei ministri. Il canto risorgimentale fu adottato per promuovere i valori di coesione nazionale e il suo testo è stato scritto da uno studente mazziniano, Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro. È anche conosciuto come “Fratelli d’Italia” o “Canti degli italiani” e trae ispirazione da “La Marsigliese”, l’inno della Francia. Sul brano italiano, che risuona anche durante la Festa della Repubblica, ci sono alcune curiosità che meritano di essere conosciute dai cittadini.
5 curiosità sull’inno di Mameli
La storia dell’inno di Mameli è poco nota ma molto interessante. Ecco 5 dettagli su come è diventato il canto ufficiale dell’Italia
- L’inno di Mameli fu eseguito per la prima volta a Genova il 10 dicembre del 1847 per commemorare la rivolta del quartiere Portoria che si ribellò contro gli asburgici durante la guerra di successione austriaca
- È diventato canzone ufficiale dell’Italia “solo” il 15 novembre del 2017, quando il Governo ha approvato una legge ad hoc che lo ha dichiarato inno della Repubblica italiana
- Il creatore dell’inno è il poco conosciuto Goffredo Mameli, studente mazziniano, che lo scrisse il 10 settembre del 1847 durante una protesta sulle riforme. Mameli era un patriota genovese che morì a soli 21 anni combattendo per la difesa della Repubblica Romana, nata dopo i moti rivoluzionari del 1848. Il testo scritto dal giovane venne musicato da Michele Novaro e divenne molto popolare nel Risorgimento.
- L’inno di Mameli non piaceva a Giuseppe Mazzini che lo riteneva poco “marziale” e con un testo troppo semplicistico. Mazzini avrebbe poi chiesto a Mameli di scriverne uno nuovo che doveva essere musicato da Giuseppe Verdi, ma nemmeno la nuova opera lo convinse del tutto.
- Dall’Unità d’Italia, nel 1861, alla Seconda guerra mondiale, l’inno ufficiale dell’Italia è stata la Marcia Reale dei Savoia, mentre dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943 venne adottata “La canzone del Piave”. Invece nel Sud Italia, che era stato appena liberato, iniziò a diffondersi l’inno di Mameli con i partigiani, in particolare, che cominciarono a cantarlo fino a che, nel 1946, venne infine scelto come nuovo inno, prima provvisorio e infine diventato ufficiale ben 71 anni dopo.