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CONSIGLI 28 SETTEMBRE 2022

Fiamma e fornelli: occhio alla fake news

Sui social network stanno circolando tante fake news in materia di carobollette. Una di queste riguarda il colore della fiamma del fornello. Ma può essere davvero indice di spreco dei consumi e di truffa? Scopriamolo assieme.

È diventato virale un post in cui si invita a prestare attenzione al colore della fiamma del fornello. Secondo il messaggio lanciato, il colore varierebbe a seconda della miscela di gas utilizzata; una fiamma anomala celerebbe un gas miscelato con maggiore ossigeno, tradendo quindi una vera e propria truffa. Nell’occhio del ciclone sono finite la fiammella blu e quella rossastra: la prima sarebbe più calda e più performante, la seconda avrebbe invece una temperatura media più bassa. Secondo il post la differenza dipende da quanto ossigeno è contenuto nel gas. In realtà, il colore della fiammella non varia necessariamente in base alla temperatura, piuttosto può rivelarci informazioni utili sulla composizione chimica del gas che stiamo bruciando.

Fiamma blu, gialla e rossa: tutta la verità

Il gas GPL brucia con fiamma blu, proprio come tutti gli alcani (ovvero metano, propano, butano ed etano); in questi è la combustione degli atomi di carbonio a conferire il colore bluastro. Fiamma gialla o rossa? In questo caso sta avvenendo una combustione incompleta, che può derivare anche dalla presenza di fuliggine o di altre impurità; va detto che questa tipologia di combustione comporta una temperatura più bassa.

Occhio a come pulite il piano cottura

Quindi, se il colore della fiammella varia non per forza siamo in presenza di truffa; il più delle volte si tratta di inconvenienti momentanei, ad esempio dovuti alla presenza di cristalli di sale o di residui di cibo in prossimità dei forellini dei bruciatori.

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