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CURIOSITÀ 08 LUGLIO 2021

Finale Italia-Inghilterra: cosa significa "il calcio sta tornando a casa"?

Ritweet, meme e partecipazione su larghissima scala. Questo è stato il risultato ottenuto da Liam Gallagher, l’ex leader degli Oasis, con un post a commento di Euro 2020. “It’s coming home” – il calcio sta tornando a casa – è stato il breve messaggio della popstar. Ma cosa vuol dire e perché è diventato un vero e proprio tormentone? Qual è la canzone che ormai fa da cornice a ogni evento collettivo legato alla manifestazione sportiva?

La nascita di una canzone

Il titolo originario è “Three Lions”, ma è stato cambiato in nome di una speranza: quella che l’Inghilterra, patria del calcio, vinca gli Europei e riporti a casa forse lo sport più amato e seguito al mondo. Il brano risale al 1996, anno in cui l’evento venne disputato proprio in UK, ed è opera di Ian Broudie dei Lightning Seeds, band indie pop, e di due comici britannici, Frank Skinner e David Baddiel. È diventato l’inno ufficiale del calcio inglese per quella edizione degli Europei e doveva rappresentare un buon auspicio. Purtroppo è rimasto solo un sogno, ma adesso c’è chi spera che – a distanza di decenni – possa finalmente avverarsi.

Il testo non è altro che un’altalena fra i brutti ricordi accumulati sul terreno di gioco dagli inglesi nei 30 anni fra il 1966 (anno dei Mondiali) e il 1996. I “thirty years of hurt”, trent’anni di sofferenza. Anni di dolore, ma anche di speranza in una rinascita. “Never stopped me dreaming”: nessuno ha mai fermato i miei sogni; “So many jokes”: così tante barzellette. Molti sono i racconti nati a corredo dell’inno inglese, compresi quelli che hanno visto la Nazionale arrivare a un passo dalla vittoria senza raggiungerla, e chissà che questa invece non sia la volta buona.

Una vittoria mancata per un soffio, come per esempio nel 1990 al Mondiale italiano, quando l’Inghilterra fu battuta ai rigori dalla Germania. Momenti sofferti, ma anche belli: tutti racchiusi in testo e musica, e che risvegliano in un popolo la speranza. La stessa che unisce noi italiani, che ci auguriamo di vincere gli Euro 2020 e rinascere dal punto di vista sportivo e non solo.

Un brano che ripercorre trent’anni di storia, tra alti e bassi, vittorie e sconfitte, sofferenze e gioie. Ecco perché non passa mai di moda e sta spopolando sui social anche quest’anno. Un anno che non ci vede protagonisti di una semplice manifestazione di calcio, quest’anno gli Europei sono molto di più. Il messaggio è chiaro: credere sempre nei propri sogni e non arrendersi. E mai come adesso rappresenta un sentimento attuale e propositivo rispetto agli accadimenti mondiali. Anche per il suo significato, come rivelato dal suo autore Broudie, che è quello di “credere sempre” nella propria squadra, a prescindere dai pronostici e dagli accadimenti.

Dal 1996 è stata scaricata oltre 88mila volte, il video visto in 33 milioni di occasioni e unisce oggi come ieri. Basti osservare il traffico social che sta scatenando. “It’s coming home”, un hashtag trasversale che vede protagonista anche la Regina Elisabetta, Maradona e la nostra Nazionale di calcio. Adesso non resta che tifare la propria squadra del cuore in occasione della finale di Euro 2020, e tifare anche per il mondo intero: che possa rialzarsi e tornare a essere più forte che mai.

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