Per azzerare la dipendenza dal gas russo, l’Italia deve trovare nuove forniture per ventinove miliardi di metri cubi di gas all’anno. La diversificazione delle fonti energetiche è partita il giorno stesso dell’invasione dell’Ucraina. Il lavoro del Governo comincia a dare i suoi frutti con nuove forniture provenienti dall’Algeria, dalla Libia, dal Mozambico e dall’Angola. La Farnesina ha confezionato un nuovo accordo con l’Azerbaigian che innalza a 9,5 miliardi di metri cubi il flusso di metano che transita dal gasdotto Tap. Due imbarcazioni, attualmente impiegate per il trasporto del gas russo, unite agli accordi presi anche con Egitto e Qatar, porterebbero l’Italia a un’autonomia completa entro il 2024.