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CURIOSITÀ 09 MARZO 2022

Guerra in Ucraina, nonnina abbatte drone con barattolo di pomodori

Da sempre i conflitti alimentano narrazioni alternative e contrastanti. In tempi di guerra non è difficile imbattersi in notizie che si rivelano poi storie inventante a scopo prettamente propagandistico.

Fino a pochi giorni fa, si pensava fosse il caso anche di una singolare vicenda diventata virale online, verificatasi nel quartiere di Dniprovs’kyi, periferia di Kiev, dove un’anziana nonnina sarebbe riuscita ad abbattere un drone lanciandogli un barattolo di verdure.

La vicenda, inizialmente battezzata come leggenda metropolitana, avrebbe ricevuto però alcuni riscontri oggettivi.

A verificare i fatti, rilanciati anche dall’account Twitter ufficiale del governo ucraino, è stata la nota testata giornalistica Liga.life, molto popolare in tutta l’Europa orientale, che ha raggiunto Elena, questo il nome della signora.

Elena, la nonna di Kiev che ha abbattuto un drone con un barattolo

Inaspettatamente, una delle principali preoccupazioni della donna è stata smentire la versione dei fatti secondo cui il barattolo lanciato contro il drone contenesse dei cetrioli, come riportato inizialmente da molti media, bensì dei pomodori misti a prugne.

Elena ha poi raccontato i fatti, spiegando di essersi accorta di un misterioso oggetto volante mentre si stava rilassando in balcone, fumando una sigaretta.

Ad un certo punto, stando a quanto da lei riferito, avrebbe avvertito un rumore insolito, simile ad una specie di ronzio – rumore che, effettivamente, viene emesso da diversi droni – costante.

Accortasi della presenza del drone, dopo essersi accertata che non si trattasse di un uccello e compresa la potenziale situazione di pericolo, Elena si è fiondata in casa alla ricerca di un qualsiasi oggetto che potesse essere utilizzato come arma contro il presunto dispositivo militare.

Individuato un barattolo di pomodori, sarebbe subito tornata in balcone per lanciare co forza il contenitore verso il drone, centrandolo in pieno e facendolo quindi schiantare al suolo.

A questo punto, preoccupata che alcune parti del dispositivo potessero essere rimaste in funzione, mantenendo attivi eventuali software di monitoraggio e di registrazione, nonna Elena, assieme a suo marito, avrebbe disperso i pezzi del drone, gettandone le parti in cassonetti situati in diverse aree della città.

Dalla descrizione fornita dalla signora non è possibile capire con certezza assoluta quale genere di drone abbia abbattuto. Tuttavia, con ogni probabilità, non si tratta di un drone “militare” in grado di esplodere colpi, bensì di uno “commerciale”, destinato principalmente a registrare immagini.

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