Solo 4 paesi – Siria, Eritrea, Bielorussia e Corea del Nord – si sono schierati apertamente con Mosca votando contro la risoluzione: 141 invece quelli che hanno approvato il documento, mentre 35 sono stati gli astenuti. Tuttavia, le posizioni di molti governi risultano in realtà più sfumate dei voti espressi, come nel caso della Serbia (alleato storico della Russia) che, pur votando a favore, si colloca in una posizione neutrale.