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BUONO A SAPERSI 21 MARZO 2022

Guerra Ucraina, gli eroi sono anche a 4 zampe: Patron, Rambo e molti altri

Un breve videoclip diffuso dai canali social dello State Emergency Service of Ukraine ha reso estremamente popolare Patron, un cagnolino di piccola taglia che in tanti chiamano già “eroe”.

Patron è un Jack Russell che di “professione” fa l’artificiere, grazie al suo fiuto riesce infatti ad individuare gli ordigni, permettendo ai suoi colleghi umani di disinnescarli.

Guerra in Ucraina: come i cani stanno aiutando i militari

Al momento “lavora” a Chernyiv, indossando sempre un piccolo giubbotto antiproiettile decorato con il logo delle forze dell’ordine ucraine e la bandiera del Paese.

A rendere Patron così meritevole di attenzione sono i suoi numeri: tra mine anti uomo e bombe sono ben 90 gli ordigni individuati grazie al Jack Russel dall’inizio della guerra.

Si tratta di un vero e proprio record, che ha trasformato questo cane di due anni, noto anche per la sua passione per il formaggio, in un simbolo della resistenza, nonché nella mascotte dei militari ucraini.

Il nome di questo cagnolino eroe non è casuale: in italiano il termine ucraino “patron” sta a significare “pallottola”.

Ma questo artificiere fuori dagli schemi non è l’unico cane ad aver conquistato i cuori dell’esercito ucraino.

La storia di “Rambo”, giovane mascotte e cane da guardia di una non precisata trincea nel conflitto russo ucraino, è forse ancor più nota.

Questo cucciolo vagava solo e infreddolito in strada, quando è stato notato dai militari, che hanno deciso di accoglierlo.

Nel giro di pochi giorni l’animale si è trasformato, a detta dei soldati del plotone, in un eccellente cane da guardia.

«Lui è la nostra sicurezza, questo ormai è il suo lavoro – ha spiegato un soldato – riesce ad avvertire molto prima di noi la presenza di uno sconosciuto nelle vicinanze”

Nelle trincee ucraine ci sono anche molti altri cani, come Muha, Babai e Malish. I soldati fanno molto affidamento sulle capacità di questi animali, sia a livello olfattivo che uditivo: “Loro reagiscono ai tutti rumori – racconta un altro militare – sentono a cose che gli uomini non riescono a sentire”

Stando alle cronache di guerra, sarebbero moltissimi i soldati ad aver trovato conforto nella compagnia di cani e gatti randagi, in grande aumento a causa del conflitto.

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