Nella crisi ucraina, che sta già ridefinendo l’assetto geopolitico europeo, mentre l’Italia manda armi a Kiev (qui cosa prevede il “decreto Ucraina approvato da Draghi) e annuncia che trasferirà la sua ambasciata a Leopoli, nella parte ovest del Paese, è interessante notare come si muovono due dei Paesi che, seppur in modo diverso, reggono il sistema Europa: uno da dentro, in quanto parte fondativa e in prima linea nell’Unione, l’altro da fuori, in un certo senso “a guardia” degli affari suoi, ma anche di tutti. Stiamo parlando di Francia e Svizzera.