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NOTIZIE 26 APRILE 2022

I gatti sanno dove sei anche se non ti vedono, come fanno?

Se avete avuto la sensazione che il vostro gatto sappia sempre perfettamente dove siete, anche se non vi vede, non siete del tutto in errore. Uno studio giapponese ha dimostrato che i felini domestici “seguono” e riescono a tenere a mente la posizione del loro proprietario e sono talmente certi di sapere dove si trova, da stupirsi se sentono provenire la sua voce da un luogo diverso da quello che si aspettano. Dopo aver spiegato perché i gatti non riescono a scendere dagli alberi, ecco di seguito i motivi che rendono i mici dotati di un talento speciale nell’individuare sempre la posizione esatta dell’amico umano e di tutti i componenti della famiglia.

Come fanno i gatti a sapere dove siamo senza vederci

Il professor Saho Takagi della Kyoto University ha condotto un esperimento che ha messo alla prova la cosiddetta cognizione socio-spaziale di 50 gatti. I risultati dello studio sono stato pubblicati sulla rivista scientifica Plos. I mici sono stati portati in una stanza con due porte e una finestra, dietro alle quali hanno posizionato una serie di altoparlanti, dai quali i ricercatori potevano riprodurre a comando una serie di suoni legati alla vita sociale dell’animale, come la voce del suo padrone, la voce di uno sconosciuto, il richiamo di un altro gatto, e come controllo una serie di generici rumori senza alcun significato. Ogni suono veniva riprodotto in uno dei tre altoparlanti, e poi spostato in uno degli altri. L’ultimo passaggio ha destato nei mici confusione e preoccupazione e ha mostrato come i gatti abbiano una cognizione socio-spaziale. Significa che i felini tracciano una mappa mentale del loro territorio e usano l’udito per tenere traccia dei movimenti delle altre creature che lo condividono con loro. Praticamente il gatto segue i rumori che fanno gli altri muovendosi e in questo modo sa dove si trovano tutti i componenti del suo nucleo, sia umani che animali. L’esperimento ha anche segnalato come non tutti i rumori hanno lo stesso interesse per il felino. Per esempio, i mici testati nello studio hanno mostrato maggiore preoccupazione quando hanno ascoltato la voce del padrone provenire da un altro altoparlante senza che ne fossero segnalati i movimenti, rispetto alla voce di uno sconosciuto o di un altro animale.

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