C’è un motivo se Matera è la capitale della cultura 2019. Non solo per la sua incredibile storia ma anche per quelle perle sparse per la città, come la barocca Chiesa del purgatorio. La chiesa è stata costruita fra il 1725 ed il 1747 con i contributi della confraternita del purgatorio e dei cittadini di Matera. La pianta della Chiesa è stata costruita secondo il progetto dell’ingegnere Giuseppe Fatone di Andria mentre la facciata è opera di Vitoantonio Buonvino e Bartolomeo Martemucci Tutto ciò che decora la chiesa all’interno o all’esterno riporta al tema della redenzione delle anime. La cappella doveva infatti essere una tomba gentilizia. Sulla facciata sopra il portale vi è l’iscrizione: “miseremini mei miseremini mei saltem vos amici mei”, ovvero: “abbiate pietà di me, almeno voi, amici miei”. Di lato sono presenti la statua dell’arcangelo Michele e di un angelo custode. All’interno troviamo ben otto tele dipinte da Francesco Oliva nella seconda metà del settecento. Nella parte superiore compaiono angeli, cesti di frutta e penitenti avvolti dalle fiamme mentre al centro trionfa la Madonna col bambino. È una tappa obbligatoria per chi visita la città. Un modo per farsi rapire dalla suggestione e dal fascino che emana questa chiesa