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CURIOSITÀ 04 NOVEMBRE 2022

Il gatto come prova del crimine? La scoperta

Una ricerca australiana ha messo in luce un’inaspettata capacità dei gatti: ecco come il vostro micio può incastrare in modo infallibile un criminale.

Si sente sempre parlare dell’importanza del fiuto dei cani per la risoluzione di casi, ad esempio, di sparizione o di droga.

Gatti investigatori grazie al Dna

Ora arriva dall’Australia una notizia che mette sul podio degli eroi anche i gatti: collaborando col dipartimento dei servizi forensi della polizia dello stato del Victoria, un team di ricerca della Flinders e della Trobe University ha condotto un esperimento sul trasferimento del Dna umano sui felini. Gli studiosi Heidi Monkman, Roland A. H. van Oorschot e Mariya Goray hanno raccolto da 20 gatti appartenenti a famiglie differenti Dna umano.

Altro che animali “discreti”

Ebbene, la scoperta ha lasciato a bocca aperta: nel 70% dei casi è stato possibile delineare profili completi identificanti in modo schiacciante un individuo. Fino ad oggi non era mai stato preso in considerazione il trasferimento del Dna umano sugli animali d’affezione, “strumento” che potrebbe diventare aiuto concreto per la polizia scientifica e forense impegnata sulla scena di un crimine. Insomma, stando allo studio australiano, anche i gatti – come i cani – sarebbero capaci di rivelare in modo inequivocabile la presenza degli abitanti di una casa e di “visitatori”. Ovviamente, prima di trasformare i propri gatti in Hercule Poirot a quattro zampe occorrono nuove ricerche; il coinvolgimento felino potrebbe però essere presto una consuetudine. Ancora una volta gli animali ci hanno stupito, un’occasione per ricordarci quanto sia importante rispettarli e amarli.

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