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CURIOSITÀ 12 SETTEMBRE 2022

Il mistero della piscina segreta della Regina Elisabetta

I segreti della Famiglia Reale inglese continuano: dopo la morte della Regina Elisabetta, andiamo alla scoperta della sua piscina segreta di Buckingham Palace, fatta costruire apposta per la sovrana nel 1939.

Buckingham Palace vanta ben 775 stanze, diverse delle quali super misteriose. Fra queste c’è la piscina segreta di Elisabetta II, di cui si conosce l’esistenza grazie alle confessioni di alcuni dipendenti reali. Un luogo davvero esclusivo, in cui possono entrare selezionatissime persone dello staff della Corona, a patto di rispettare precise regole ferree.

Il rifugio di Diana

Frequentatore recente è il principino Louis, terzogenito di Kate Middleton e di William.
Lo stesso William vi ha imparato a nuotare assieme al fratello Henry, proprio come fece il padre Carlo. E in questa piscina era solita rilassarsi anche Lady Diana. Circa le regole, nessuno può accedere quando uno dei Reali è dentro; se poi ne arriva uno bisogna uscire immediatamente. Naturalmente, all’interno, è severamente vietato scattare fotografie, dettame che contribuisce al mistero.

La piscina privata di The Queen è situata nel padiglione nordovest del palazzo, in un’ala che sporge dalla costruzione principale. Stando alle indiscrezioni, è semplice e senza fronzoli: nessun lettino, confort aggiuntivo o idromassaggio. A rendere speciale la piscina è la sua genesi: fu voluta nel 1938 da Re Giorgio VI, padre di Elisabetta II e della secondogenita Margaret, la futura contessa di Snowdon. Il sovrano affidò all’architetto James Jack Roberts l’incarico di costruirla, al posto di una serra storica.

L’aneddoto imbarazzante su Carlo

Fu inaugurata nel 1939, quado le ragazze, al ritorno dalle vacanze a Balmoral, la trovarono come sorpresa. Da allora, tutti i bimbi della famiglia hanno imparano a nuotare lì. E i racconti si sprecano: un giorno, da bambino, Carlo III – allora “semplicemente” Principe Carlo – invitò i compagni di scuola per una “regata” di barchette di legno. I piccoli si presentarono con imbarcazioni costruite orgogliosamente dai propri papà. Peccato che il Principino sfoderò un super modellino dello yacht reale, lasciando senza parole i presenti, nell’imbarazzo generale. Per la serie: noblesse oblige.

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