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CURIOSITÀ 29 APRILE 2022

Il mistero dell’uomo senza cuore

Nel 2005 Miguel Ángel Martínez, 45 anni, viene trovato morto in un fiordo vicino Stoccolma. Anni dopo, con la riesumazione del corpo, si scopre che era stato privato del cuore. Ecco l’incredibile storia.

Tutto ha inizio a fine aprile 2005, quando Miguel (schizofrenico ma grazie ai farmaci con una vita pseudo normale) decide di lasciare la famiglia – papà e due sorelle – a Getxo (comune spagnolo della comunità autonoma dei Paesi Baschi) per girovagare da solo verso nord. Passa prima dalla Svizzera, poi dalla Germania fino a stabilirsi in Svezia. Qui la sua carta di credito si blocca: è il principio della fine. Miguel si presenta al consolato spagnolo, per risolvere i problemi bancari. Le autorità, però, dicono di non poter fare nulla. Gli animi si surriscaldano, interviene la polizia: gli agenti prendono Miguel in custodia e, da quel momento, sparisce nel nulla.

Ricompare mesi dopo, in agosto, a Karlstad, città svedese sul delta del fiume Klarälven e ultima località in cui lo si vede vivo e vegeto. Il 22 settembre dello stesso anno il suo corpo viene rinvenuto nel fiordo di Lidingö. Il referto autoptico parla di suicidio per annegamento, ma la sorella Blanca non ci sta. Per lei il fratello non si è suicidato, possibile che si tratti di omicidio. Sono troppi i conti a non tornare, così il caso viene riaperto. Che ruolo hanno avuto le autorità che hanno preso in custodia Miguel? Come può l’autopsia eseguita mettere in luce notevoli traumi sul corpo di Miguel, giustificandoli semplicemente con “un impatto con lastre di ghiaccio”, assenti però alla fine dell’estate?

Grazie alla determinazione di Blanca, nel 2021 si è arrivati a stabilire che in realtà Miguel non è morto per annegamento: il suo corpo è stato gettato nell’acqua dopo il decesso e, dato sconcertante, dopo la rimozione del cuore. Chi si sia macchiato della menomazione è tuttora un mistero. A rendere più inquietante il caso è la strana similitudine con la vicenda di Osmo Vallo, morto nel 1995 per maltrattamenti subiti nel medesimo commissariato da cui passato Miguel. Se siete incuriositi dal caso non perdetevi il documentario disponibile su Discovery+.

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