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CURIOSITÀ 28 APRILE 2022

Il trilobite è il primo cannibale della storia

Il cannibalismo non è un tema tra i più amati, e per fortuna, la pratica del mangiare organismi appartenenti alla propria specie non è una prerogativa della razza umana. Ma se allarghiamo lo sguardo agli altri esseri viventi scopriamo che non sono poche le specie che lo praticano, e in alcune specie è una prassi normale.

In zoologia si verifica quando individui di una specie animale aggrediscono o mangiano altri rappresentanti della stessa specie a volte a causa di condizioni ambientali avverse.

Ma qual è stato il primo cannibale della storia?

La nascita di questa pratica rimanda a milioni di anni fa, al periodo chiamato Cambriano, a quando, cioè, risalirebbe un fossile di trilobite che porta i segni del più antico caso di cannibalismo mai scoperto finora. Ecco perché.

Cosa sono i trilobiti e a quando risalgono

Il Cambriano è una delle più importanti epoche geologiche. È il primo periodo dell’era paleozoica, stiamo parlando di ben 540 milioni di anni fa.

Cambria è il nome latino del Galles, dove fu ritrovata la prima roccia risalente a questo periodo. Durante il Cambriano non si era ancora evoluta la vita sulla terraferma, ma ce n’era moltissima nell’acqua, in particolare di brachiopodi, meduse, spugne e trilobiti.

I trilobiti sono artropodi che hanno dominato gli oceani del pianeta per quasi 300 milioni di anni, dall’inizio del Cambriano fino alla loro estinzione di massa, avvenuta 250 milioni di anni fa. Erano diffusi più o meno ovunque sulla Terra, con ben 20.000 specie diverse.

Gli esemplari predatori

Il Redlichia rex è un esemplare di trilobito predatore, scoperto in Australia, tant’è che molti esemplari di trilobiti portano sulla conchiglia i segni dei suoi morsi.

La scoperta degli scienziati che non ci si aspettava era di trovare segni di morsi anche su alcuni gusci di Redlichia rex identici a quelli trovati sui gusci degli altri esemplari. Secondo gli autori dello studio dal titolo “Cambrian carnage” condotto sulle specie ritrovate nelle Kangaroo Island, nel sud dell’Australia, l’unica spiegazione plausibile è che si tratti di morsi di altri rex, perché nessun altro esemplare dell’ecosistema avrebbe potuto creare tali segni.

Si trattava di ferite causate non da denti, ma da zampe presenti sulla faccia inferiore del trilobite e utilizzate per immobilizzare la preda e bucarne la conchiglia. Insomma, questi fossili ritrovati, oggetto dello studio, portano le tracce e sono testimonianza del cannibalismo più antico che conosciamo. A proposito di specie animali, leggi le curiosità sul pinguino imperatore e perché in Egitto si mummificavano gli animali.

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