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VIAGGI 10 DICEMBRE 2018

Il vero motivo per cui non si possono portare liquidi in aereo

La direttiva istituita dalla Transportation Security Administration (TSA) nel 2006 stabilisce che tutti i passeggeri di un aereo devono seguire la regola del 3-1-1, ovvero in volo possono trasportare 3,4 once di liquido, circa 96 grammi, per contenitore in un sacchetto all’interno di un bagaglio a mano per singolo passeggero. Scopriamo perché. Questo divieto è stato il risultato diretto di un’operazione chiamata Overt e condotta dall’intelligence del Regno Unito MI5, con cui furono sventati i piani di Abdulla Ahmed Ali, un cittadino britannico che era in procinto di organizzare diversi attentati terroristici. Nella sua borsa era stata ritrovata una bibita analcolica in polvere accompagnata da un gran numero di batterie: il suo metodo consisteva nel bucare finemente la bottiglia o il contenitore con la bibita in modo da riempirlo con un liquido esplosivo così che non apparisse aperta da un occhio esterno. Se ci fosse riuscito, avrebbe effettuato un attacco a sette aerei che volavano da Londra per dirigersi verso il Nord America, usando tra le altre cose un esplosivo a base di perossido di idrogeno. Il decreto è ancora in corso perché secondo l’intelligence americana Al Qaeda, i suoi affiliati e lo Stato Islamico dell’Iraq e Al-Sham o Isis, continuano a puntare sull’aviazione per gli attacchi terroristici. Le dimensioni e i pesi stabiliti impediscono quindi di superare un diametro critico, ovvero la soglia minima necessaria per il trasporto sufficiente di liquidi potenzialmente esplosivi.

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