Esistono normative precise circa la sicurezza, quando si parla di impianti elettrici civili. Scopriamole insieme.
Le norme in materia, negli anni, si sono fatte sempre più stringenti, con l’obiettivo di garantire una totale sicurezza. Queste prevedono: l’obbligo di rivolgersi ad installatori qualificati, per la realizzazione degli impianti; l’obbligo, per l’installatore, di eseguire impianti a norma, conformi alle direttive Uni e Cei; l’obbligo, per l’installatore, di rilasciare un certificato di conformità a termine lavori.
Quando si parla di installatori si fa riferimento ad elettricisti qualificati, iscritti regolarmente alla Camera di Commercio ed abilitati alla professione. Se il tecnico scelto non ha questi requisiti non potrà rilasciare la dichiarazione finale di conformità dell’impianto, unico documento in grado d’attestare che il lavoro svolto sia a norma; dichiarazione importante e necessaria per poter procedere, ad esempio, alla vendita dell’immobile.
Sono diversi gli impianti elettrici ad uso domestico mai stati controllati, senza contare quelli obsoleti che, in quanto tali, non rispondono ai criteri attuali; impianti che possono mettere a serio rischio la sicurezza di chi vive nell’immobile.
La normativa vigente prevede la predisposizione di impianti che riducano rischi, inconvenienti, possibilità di guasti ed impatto sull’ambiente esterno e che facilitino le operazioni di manutenzione ordinaria o straordinaria. Tutti lavori che, come detto, devono necessariamente essere affidati ad elettricisti qualificati, in grado d’installare e cablare un impianto elettrico nel modo corretto e, soprattutto, a prova di sicurezza.
