L’ipoglicemia è una condizione medica secondo la quale il tasso di glucosio presente nel sangue quando si è a digiuno è inferiore se comparato ai valori che sono considerati nella norma. Quando la glicemia scende molto al di sotto di questi valori, si parla di crisi ipoglicemica, durante la quale chi ne soffre presenta dei sintomi specifici. Essi possono comprendere tremori, vertigini, cefalea, pallore, senso di fatica, ansia e molta fame. Spesso figurano anche irritabilità, formicolii attorno alla bocca, sudori freddi e difficoltà a concentrarsi. Nei casi più gravi, inoltre, si possono presentare anche disturbi della vista, stato confusionale, svenimenti e persino attacchi epilettici. Quando si verifica una crisi del genere, i rimedi devono essere immediati, e possono consistere nella somministrazione di cibo per via orale come zucchero, miele o una bibita zuccherata se il paziente è cosciente. Chi sta avendo una crisi di questo tipo può anche rimediarvi da solo, mangiando ad esempio una caramella nel momento in cui percepisce i sintomi. Qualora il paziente fosse svenuto, i soccorsi dovranno somministrargli glucagone o glucosio per via endovenosa, ma questo trattamento spetta solo ad un personale qualificato. Questi rimedi sono efficaci nella maggior parte dei casi, ma è molto importante che, chi ha avuto la crisi ipoglicemica, vada dal suo medico di base per comprenderne la motivazione scatenante, soprattutto se episodi del genere tendono a ripetersi. L’ipoglicemia, infatti, può presentarsi quando si mangia poco, ma anche in presenza di patologie da non sottovalutare come il diabete.