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BUONO A SAPERSI 20 MARZO 2022

Javelin, come funziona l’anticarro che l'Ue ha donato all’Ucraina

Il lanciamissili FGM-148 Javelin è un’arma di fabbricazione americana, nota anche come “anticarro”, il cui utilizzo principale, come facilmente intuibile dal nome, è disintegrare o quantomeno rendere inutilizzabili i carri armati nemici.

Una cospicua quantità di questi dispostivi militari è stata donata all’esercito dell’Ucraina dall’Unione Europea: secondo diversi esperti di strategie militari, se regolarmente utilizzati, potrebbero ridurre in maniera considerevole il gap tecnologico tra l’esercito ucraino e quello, ben più attrezzato, della Russia.

Javelin, il lanciamissili americano che potrebbe rovinare i piani di Putin in Ucraina

In altre parole si tratterebbe di un passaggio decisivo per l’evoluzione del conflitto. Per poter fare delle previsioni concrete resta però da capire la quantità esatta di FGM-148 giunti in Ucraina, un dato fondamentale ma al momento non disponibile.

Stando a quanto riferiscono le cronache di guerra, sin dai primi giorni di utilizzo, il Javelin sarebbe diventato un vero e proprio incubo per l’esercito di Putin.

Il design dell’arma è definito “fire-and-forget” (spara e dimentica), dato che consente ai militari di abbandonare la posizione d’attacco subito dopo il lancio. I Javelin sono infatti provvisti di un sistema di guida automatico a infrarossi, che permette al missile di inseguire e colpire il bersaglio in autonomia, senza interventi da parte dei militari, che non rischiano così il contrattacco.

La struttura dei lanciamissili FGM-148 Javelin è composta da da un canale per il lancio e un sistema di puntamento con zoom ottico, visore termico e notturno. I missili più adatti per il Javelin sono gli HEAT a “doppio innesco”, capaci di penetrare i carri armati grazie ad una doppia esplosione.

La prima rimuove la corazza, mentre la seconda, quella di maggiore entità, dovrebbe distruggere completamente il mezzo. L’utilizzo dei missili HEAT con i lanciamissili JAVELIN è quasi sempre fatale per i carri armati, dato che i tank non vengono colpiti lateralmente ma dall’alto, ovvero sul portello di accesso, la parte più sottile di tutto il mezzo.

Anche dal punto di vista economico l’efficacia e la “convenienza” di questi dispositivi sono evidenti. Per fermare uno dei carri armati dell’esercito russo – il cui valore è di circa due milioni di dollari – infatti, è sufficiente un razzo anticarro a spalla Javelin da 250 mila dollari.

Inoltre, il lanciamissili è riutilizzabile, a differenza di un carro armato colpito da un missile.

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