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NOTIZIE 20 MARZO 2022

Kinzhal, cos'è e come funziona il missile ipersonico russo

Il ministero della Difesa russo ha annunciato di aver usato una nuova arma per la prima volta: si tratta di un missile ipersonico, chiamato Kinzhal. Mosca sostiene di averlo impiegato per distruggere un deposito sotterraneo ucraino, ma il sito Usa The War Zone ipotizza sia stata colpita invece una fattoria. Unica cosa certa è che, nella Guerra contro l’Ucraina, Putin sta facendo affidamento a novità tecnologiche dell’industria bellica. Se da una parte la tecnologia può aiutare i rifugiati, dall’altra può essere impiegata anche per scopi contrari. Ma cos’è nel dettaglio il missile ipersonico Kinzhal? Di seguito tutte le informazioni sulle caratteristiche e come funziona.

Cos’è il missile ipersonico Kinzhal

La nuova arma usata dai russi, come suggerisce anche il termine “ipersonico”, ha una velocità dieci volte superiore a quella del suono e un raggio d’azione di 2mila chilometri. Può essere lanciata da un caccia o da un bombardiere Tu23. Può inoltre essere dotata di una carica nucleare. Oltre alla velocità, un’altra importante caratteristica è la manovrabilità, che rende il missile difficile da intercettare. L’ordigno è dotato di sensori che gli conferiscono maggior precisione nel colpire il bersaglio. Il progetto della super arma Kinzhal sarebbe stato presentato già nel 2018. Agli inizi di febbraio 2022, la presenza di un Mig 31 dotato del missile era stato segnalato nella regione di Khaliningrad, città russa tra la Polonia e la Lituania. Per fermare i missili Kinzhal bisogna intercettare e distruggere l’aereo che li trasporta che può trovarsi anche a 1500 chilometri, per questo difendersi dalla nuova arma risulta particolarmente difficile. Due anni fa, la Russia aveva annunciato che entro il 2024 avrebbero armato con i nuovi missili ipersonici Kinzhal i caccia intercettori del reggimento Kansk di stanza nel Territorio di Krasnoyarsk, in Siberia orientale. Anticipando la data predetta, Putin deve aver deciso di impiegarli già da ora nel conflitto contro l’Ucraina. Da quanto riferito dall’agenzia Tass, il missile era stato per la prima volta testato nelle proibitive condizioni climatiche dell’artico russo nel novembre del 2019. L’arma, all’epoca, sarebbe stata lanciata da un Mig 31k che avrebbe colpito un bersaglio a terra nel poligono di Pemboy, a nord-est di Vorkuta.

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