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CURIOSITÀ 15 GIUGNO 2020

La chiesa marchigiana per "stomaci forti"

Gli “stomaci forti” pensano di aver già visto tutto a Napoli, visitando il cimitero delle Fontanelle? Sappiate che ad Urbania, nella provincia di Pesaro e Urbino, una cappella espone 18 cadaveri mummificati.

La “Chiesa dei Morti”, edificio gotico del 1380, ospita nella cappella Cola teche in legno e vetro contenenti 18 mummie, 6 femminili e 12 maschili, datate 1600 – 1800, tanto affascinanti quanto inquietanti. A colpire è soprattutto il fatto che le salme sono perfettamente conservate, al punto da poter vedere su alcune di esse i segni dei traumi causanti la morte.

L’aspetto curioso, infatti, è che non hanno subito alcun processo artificiale: è stata la natura a conservarle nei secoli, portandole ad essicarsi – e non a decomporsi! – grazie ad una particolare muffa presente nel terreno in cui sepolte.

Ogni mummia testimonia quindi incredibilmente la propria storia personale: ci sono una donna deceduta in seguito ad un parto cesareo, un uomo investito, un ragazzo accoltellato di cui si notano le ferite, ed un sepolto vivo sul quale s’intravede la “pelle d’oca”. Ma se questi cadaveri non dovessero bastarvi, sappiate che sopra le teche sono esposte decine e decine di teschi.

Insomma, una meta alquanto particolare, presa d’assalto da decenni dagli studiosi di tutto il mondo, qui in pellegrinaggio per approfondire il singolare fenomeno.

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