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CURIOSITÀ 03 SETTEMBRE 2021

La Compagnia dell'anello arriva al Vesuvio: l'impresa assurda

La Compagnia dell’anello che arriva fino al Vesuvio è diventata famosa in tutta Italia. Questa è la storia dell’impresa assurda di un gruppo di giovani ragazzi che sono partiti da Chieti per arrivare a buttare l’anello in uno dei vulcani più famosi del nostro paese.

La Compagnia dell’Anello Abruzzese: come è nata

Un gruppo di abruzzesi ha deciso di compiere un’impresa fantastica e assurda al tempo stesso: percorrere un lungo tratto di strada da Chieti al Vesuvio con l’obiettivo di gettarci dentro l’anello del potere della famosa saga Il Signore degli Anelli. La loro “compagnia” si è presto arricchita di diversi giovani volenterosi e appassionati della serie di libri. Il gruppo era infatti formato da da quattro Hobbit, un nano, un elfo, due umani e uno stregone, che si sono calati nei panni della “Compagnia” per compiere la loro missione. Il viaggio è iniziato ufficialmente il 27 agosto 2021, e facendo a piedi dai venticinque ai trenta chilometri al giorno, il 2 settembre sono arrivati ai piedi del “Monte Fato” campano. Il capo della spedizione è Nicolas Gentile, pasticcere di professione, e originario del paesino di Bucchianico dove è nato e cresciuto. Ha deciso di organizzare questa campagna straordinaria dopo essersi trasferito in città, e aver capito quale “tesoro” si fosse lasciato alle spalle. In un’intervista a Skytg24 ha dichiarato: “Io che ho sempre amato il fantasy ho compreso di avere sempre vissuto in una contea degli Hobbit. Persino i vestiti delle rievocazioni storiche del mio paese ricordano i costumi del Signore degli Anelli”.

Il Signore degli Anelli in Abruzzo: l’idea dietro la campagna

Ma per quale motivo un gruppo di ragazzi abruzzesi dovrebbe tentare questa lunga camminata, sotto il sole cocente di agosto? La risposta vi sorprenderà: il progetto di Nicolas, capo della spedizione, è di realizzare una grande casa Hobbit di circa 400 metri quadrati con gli interni simili a quelli del film. Ma nei corridoi scavati nella terra e nelle stanzette riscaldate dai camini, non ci potranno entrare solo i visitatori, come in Nuova Zelanda. “L’obiettivo è quello di offrire a tutti un’esperienza di vita alternativa”, ha spiegato Nicolas. “Certo sarà un agriturismo, perché deve avere una definizione burocratica, ma io lo vedo come un rifugio per viandanti che prima di tutto vengono a trovare me e la mia famiglia”. Di fatto, la campagna si è conclusa come previsto il 2 settembre, e la loro storia ha fatto il giro d’Italia, portando all’attenzione pubblica il loro sogno: rendere l’Abruzzo una terra di Hobbit, elfi e orchi, proprio come nelle storie di J.R.R. Tolkien.

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