Per perdere peso e riattivare il metabolismo dobbiamo prenderci cura del fegato, il vero regista della nostra salute!
Circa il 40% della popolazione italiana soffre di steatosi epatica, comunemente chiamata “fegato grasso”: secondo il professor Pier Luigi Rossi, specialista in scienza dell’alimentazione e medicina preventiva, ripristinare la funzionalità di questa ghiandola fondamentale eliminando lipidi e glicogeno accumulati al suo interno, consente di regolare la secrezione di insulina, responsabile dell’aumento ponderale.
E’ soprattutto la sovrabbondanza di carboidrati ad incrementare l’indice glicemico del sangue: il loro accumulo negli epatociti sotto forma di acidi grassi saturi e glicogeno porta ad un ingrossamento del fegato che, raggiunto il peso di 2 kili, non riesce più a metabolizzare l’insulina prodotta dal pancreas dopo i pasti. La conseguenza più nefasta della steatosi è l’insulino-resistenza, che espone al rischio di insorgenza di diabete mellito di tipo due e causa apatia, stanchezza, calo di memoria ed attenzione e accumulo di adipe a livello addominale.
L’esperto consiglia di scaricare il fegato da trigliceridi e glicogeno eliminando pane, pasta e altri farinacei, bevande alcoliche, carni grasse, formaggi e salumi: da preferire, soprattutto i legumi, ricchi di tutti i nutrienti necessari a supplire alla momentanea mancanza dei carboidrati ed occorre stimolare la modulazione genica del DNA delle cellule epatiche con l’assunzione di omega-3 di origine naturale, contenuti in pesce, cereali integrali, semi oleosi, olio extravergine d’oliva, lenticchie e ceci, ortaggi di stagione e olii di lino e krill.
Cinque pasti al giorno distanziati di 3 ore mantengono la glicemia sotto ai 120 mg/100ml di sangue e consumare verdure prima e dopo i pasti principali contribuisce al rilascio graduale di glucosio nel flusso sanguigno: ottimi i vegetali amari, i carciofi e le crucifere. È indispensabile, inoltre, bere un bicchiere d’acqua ogni ora, specialmente prima di mettersi a tavola. Le proteine vanno assunte con il consumo di pesce accompagnato da pane di segale, unica eccezione alla necessaria rinuncia ai prodotti da forno.
Fondamentale anche la costante attività fisica: un’ora di cyclette ogni giorno o un totale di diecimila passi quotidiani, uniti ad esercizi in grado di aumentare la massa magra.
A cura di Laura Trumino, editor specializzata in salute&benessere