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SALUTE 02 APRILE 2021

La dieta di aprile per combattere la stanchezza di primavera

La scienza spesso conferma ciò che la saggezza popolare ha tramandato nella storia: ai nostri avi non era sfuggita la ricorrenza ciclica della tipica spossatezza di inizio primavera, sintetizzata nel detto “aprile, dolce dormire”.

L’organismo umano è una “macchina” perfetta ma anche delicata, soprattutto nell’adeguarsi ai cambiamenti della natura: l’allungarsi delle giornate altera i ritmi circadiani e, di conseguenza, l’equilibrio tra sonno e veglia.

Per superare più velocemente il conseguente periodo di stanchezza e sonnolenza, possiamo aiutare il nostro corpo con un’alimentazione mirata: il dott. Corrado Pierantoni, nutrizionista specialista in endocrinologia e malattie del ricambio, pone l’accento sul fatto che dormire poco e male favorisca l’aumento di peso a causa della sovrapproduzione di grelina, un ormone che aumenta il desiderio di consumare carboidrati e zuccheri.

Per contrastare l’insonnia e le sue conseguenze, è utile introdurre nella dieta la giusta quantità di magnesio, minerale indispensabile per la sintesi dei grassi e delle proteine, oltre che per il metabolismo del glucosio: una carenza di questo ione porta malumore, stanchezza, calo di concentrazione e sonnolenza. Per farne il pieno, si possono assumere radicchio, riso integrale, latte vaccino, cacao in polvere e semi oleosi, soprattutto pistacchi.

Anche l’anemia mette a dura prova le nostre energie, quindi bisogna consumare alimenti ricchi di ferro come carni bianche e rosse ed altre fonti di origine animale di proteine nobili, legumi come le lenticchie, frutta come le fragole e verdure a foglia verde. Il minerale contenuto nei vegetali, però, per essere assorbito dall’organismo umano dev’essere abbinato alla vitamina C, che ne aumenta la biodisponibilità.

Mai far mancare in tavola i cibi che contengono le vitamine del gruppo B, soprattutto B1, B6, B12 e acido folico, che abbondano in frutta secca, leguminose, germe di grano, cereali integrali, patate, carne, pesce e molluschi, latticini, fegato e frutta come avocado e banane. Da non trascurare anche gli acidi grassi omega 3 che aiutano il benessere cerebrale e che si trovano in salmone, trota e pesci azzurri, noci, semi di lino e chia e, anche se in minor quota, nelle alghe.

A cura di Luana Trumino, esperta di benessere.

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