Scopriamo insieme la dieta intermittente, un valido aiuto per debellare il temuto grasso viscerale.
Questo regime alimentare prevede periodi di digiuno ed altri di assunzione ordinaria di cibo, attestandosi ottima alternativa per perdere peso e per intervenire contro alcuni fattori di rischio per la salute, come diabete e malattie cardiovascolari.
Esistono diverse tipologie di digiuno intermittente: quello alternato, gli schemi 18/6, 19/5, 23/1, OMAD e altri ancora. Tutti i modelli sono stati racchiusi nel libro a firma di Gin Stephens “Il libro definitivo sul digiuno intermittente”, in cui ben spiegati i dati scientifici alla base dell’approccio.
Come detto, sono tanti i benefici per la nostra salute. La dieta intermittente combatte l’iperinsulinemia, può prevenire e contrastare la sindrome metabolica, può contrastare il diabete di tipo 2 come dimostrato da uno studio del 2012, nello Utah. Ha un effetto antinfiammatorio, migliorando i marker infiammatori e contribuendo a contrastare allergie, asma e malattie autoimmuni. Ha benefici dal punto di vista cardiovascolare.
È ideale anche per la salute del cervello: il digiuno intermittente fa aumentare la concentrazione del fattore neurotrofico cerebrale (BDNF), migliora la plasticità sinaptica e la resistenza tanto alle lesioni quanto alle malattie. Last but not least, come anticipato, questo tipo di digiuno dà risultati sorprendenti sulla bilancia, spingendo il corpo a bruciare il temuto grasso viscerale, durante l’astensione dal cibo più efficiente rispetto al grasso sottocutaneo nel soddisfare il nostro fabbisogno energetico.
A cura di Luana Trumino, editor specializzata in salute&benessere
