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SALUTE 19 MARZO 2021

La dieta per l’endometriosi: riduci l’infiammazione e combatti il dolore

Alcuni disturbi possono essere alleviati o tenuti sotto controllo anche con un’alimentazione mirata: è il caso dell’endometriosi, una patologia di cui nel nostro paese soffrono circa 3 milioni di donne.

Forti dolori addominali, stanchezza cronica, deficit dell’attenzione ed amnesia sono solo alcuni dei sintomi invalidanti legati all’endometriosi che, allo stato attuale, è una malattia per cui non è stata ancora trovata una cura efficace: per contrastarne gli effetti si può adottare un regime alimentare specifico in grado di ridurre l’infiammazione e attenuare il dolore.
La Fondazione Italiana Endometriosi propone da un decennio un piano alimentare che ha l’obiettivo di ridurre l’assunzione di cibi estrogenici a favore degli anti estrogenici: secondo il Presidente di questo sodalizio, il prof. Giulio Signorile, riducendo la quota di ormoni nel flusso sanguigno e il processo infiammatorio si possono tenere a bada gli effetti nefasti della malattia.

Secondo la biologa nutrizionista dott.ssa Maria Cassano, inoltre, il cibo può assumere un vero e proprio ruolo terapeutico: zenzero e curcuma non dovrebbero mai mancare in tavola e i carboidrati dovrebbero essere distribuiti con criterio nell’arco della giornata per favorire un corretto rilascio dell’insulina, responsabile dell’equilibrio ormonale.
Tra gli altri alimenti da inserire nella dieta figurano salmone e pesci azzurri, semi di lino, zucca e chia, frutta secca e avocado, tutti ricchi di acido alfa linolenico con la proprietà di ridurre le infiammazioni intervenendo sulle citochine, le molecole che le provocano. Anche verdura, legumi, frutta fresca e cerali integrali sono vivamente consigliati.

Per ottenere maggiori benefici occorre preferire sempre la carne bianca a quella rossa, ridurre latte e latticini e limitare il glutine optando per farine integrali; da evitare completamente zuccheri, grassi saturi, prodotti alimentari raffinati, fritti, alcol e caffeina, oltre ad avena, segale, aloe e soprattutto soia, ricca di xenoestrogeni che risultano tossici per chi soffre di endometriosi.
È utile, infine, integrare la dieta con nutrienti fondamentali come omega 3, vitamina D, quercitina, luteolina, partenio, nicotinamide e metifolato di calcio, in accordo con il proprio medico curante.

A cura di
Luana Trumino, esperta di benessere.

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