Il metodo più vecchio del mondo: se si vuole perdere peso tocca ridurre i carboidrati. Come dimostra una ricerca del 2015 di una equipe scientifica del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, che ha studiato 1797 persone obese che seguivano una dieta povera di carboidrati e una a basso contenuto di grassi. Dopo un anno, la prima, quella con pochi carboidrati, ha dato risultati migliori sulla perdita di peso e sulla salute cardiovascolare.
Nello specifico questa dieta prevede una forte riduzione di pane e pasta e soprattutto del consumo di carboidrati semplici, per preferire quelli complessi come i cibi integrali.
Meno attenzione al calcolo delle calorie e alle quantità di cibo, via le bilance, e più accorgimento sulla scelta degli alimenti. Si può anche stare meno attenti riguardo al nutrimento a basso contenuto di grassi.
Si consiglia di privilegiare la carne, le uova, il pesce azzurro e ortaggi di ogni tipo tranne quelli ricchi di amido. Via libera all’olio extra vergine di oliva. No, invece, a zucchero, pane, pasta, patate, peperoni, broccoli e in generale verdure amidacee. Ridurre la frutta.
Bere tanto, almeno un litro e mezzo al giorno. Ci si può concedere anche tè, caffè e tisane ma senza zucchero. Un bicchiere di vino ogni tanto va bene ma vanno evitati i super alcolici.
Un buon consiglio: come spuntino da fare a metà mattinata o per merenda scegliere noci o un gambo di sedano oppure un quadretto di cioccolato fondente al 70%. È importante imparare ad ascoltarsi per capire la sazietà e di conseguenza le porzioni da concedersi.
Come per ogni nuova alimentazione, prima di iniziare questa dieta è bene consultare il proprio medico curante soprattutto se si segue una cura con farmaci per il diabete o per l’ipertensione, e se si sta allattando.