Le condizioni di salute di
Papa Francesco spaventano la Chiesa: dopo Ratzinger, potremmo assistere a nuove
dimissioni in Vaticano. Scopriamo cosa sta succedendo a San Pietro e quale malattia sta mettendo alla prova l’amatissimo Bergoglio. Papa Francesco è inamovibile: nessuna intenzione di sottoporsi ad un intervento chirurgico per risolvere la
gonalgia che da mesi affligge il suo ginocchio destro, rendendo complicate anche le azioni quotidiane più semplici, come camminare e genuflettersi. In linea generale, la gonalgia è dovuta ad una alterazione – per uso ed età – della normale biomeccanica degli elementi articolari del
ginocchio, alterazione che può acutizzarsi a causa dell’artrosi. L’articolazione del ginocchio è formata dall’incontro di femore, tibia e rotula; quindi, appare evidente quanto sia delicata anche per via del fatto che ognuno degli elementi interessati – dai legamenti ai menischi, dalle cartilagini alle rotule – può essere minato da
processi patologici. La
cura prevede antinfiammatori, corticosteroidi, infiltrazioni locali e fisioterapia. In presenza di trauma importante, invece, può rendersi necessaria un’operazione chirurgica. Ma Papa Francesco, nonostante il dolore, non ci sta: sotto i ferri proprio non ci vuole andare. Una sua battuta all’assemblea generale elettiva della Conferenza episcopale italiana sta facendo tremare il Colonnato di San Pietro e il mondo tutto:
“Piuttosto che sottopormi ad intervento mi dimetto”, queste le parole incriminate e al sapore di dimissioni. Ad oggi nessuna ufficialità anche se i segnali di un ipotetico addio potrebbero anche esserci, come la visita alla tomba di Papa Celestino V – pontefice che il 13 dicembre 1294 scelse di togliersi la papalina -, la
convocazione di un concistoro per il 27 agosto prossimo e la nomina di 21 nuovi cardinali, 16 dei quali al di sotto degli 80 anni. Papa Francesco, anche in questo caso, sarebbe un religioso apripista, non solo per lo stile controcorrente e accogliente: se si dimettesse ci troveremmo a vivere una situazione senza precedenti, ovvero con
due papi emeriti ed un nuovo pontefice.