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SALUTE 23 NOVEMBRE 2022

La misteriosa “epidemia X” che minaccia l'umanità

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sta avviando un processo scientifico globale per identificare i patogeni che potrebbero causare una nuova pandemia. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Un progetto volto ad aggiornare la lista dei patogeni su cui porre particolare attenzione, in quanto probabile causa di nuovi focolai ed epidemie. L’idea è quella di identificare i patogeni per condurre investimenti globali e ricerca e sviluppo (R&S) in test, trattamenti e vaccini.

Siamo a rischio di una nuova pandemia

Per questo l’Oms sta convocando oltre 300 scienziati, al fine di prendere in considerazione le prove su oltre 25 famiglie di virus e batteri. Sotto la lente di ingrandimento è anche la “Malattia X”, causata da un patogeno ancora sconosciuto che potrebbe scatenare una gravissima epidemia internazionale. Finalità dell’operato dell’Oms è quindi quella di stilare un elenco di patogeni prioritari, richiedenti con urgenza ulteriori ricerche.

L’elenco non è una novità

La particolare lista è apparsa per la prima volta nel 2017, mentre l’ultimo esercizio di definizione delle priorità è stato effettuato l’anno seguente. Oltre al Covid-19, l’attuale elenco include: febbre emorragica di Crimea-Cong, malattia da virus Ebola e malattia da virus Marburg, febbre di Lassa, sindrome respiratoria mediorientale (Mers) e sindrome respiratoria acuta grave (Sars), Nipah e malattie enipavirali, febbre della Rift Valley, Zika e appunto “malattia X”.

R&S, fondamentale per “salvare” l’umanità

Specialmente nell’era post Covid, prendere di mira i patogeni prioritari è fondamentale per una risposta rapida alle epidemie. Il progetto di R&S dell’Oms per le epidemie mira a sviluppare vere tabelle di marcia per delineare falle nelle conoscenze e priorità di ricerca. Inoltre, si compiono sforzi per facilitare la sperimentazione clinica con lo scopo di sviluppare nuovi strumenti per contenere eventuali emergenze sanitarie. Basta pensare che senza gli investimenti in R&S prima dello scoppio del Covid-19 non sarebbe stato possibile sviluppare in tempi record vaccini sicuri ed efficaci.

Fonte: OMS

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