Nel 2027 la NASA manderà un drone volante su Titano, una luna di Saturno: ecco tutto quello che c’è da sapere sulla missione spaziale.
Per veder partire il razzo – una specie di elicottero, con 8 rotori – dobbiamo aspettare ancora 5 anni: Dragonfly (ovvero “libellula”) partirà nel 2027 e sbarcherà nel 2034 su Titano, nei pressi del cratere Selk.
Titano, un mondo extraterrestre
La luna di Saturno è fatta di dune di sabbia, di laghi di idrocarburi allo stato liquido e di pioggia di metano. A descrivere l’area d’atterraggio di questa “libellula” speciale è il gruppo di ricerca internazionale capitanato da scienziati del Paris Institute of Earth Physics (IPGP) dell’Università Paris Cité e del Cornell Center for Astrophysics and Planetary Science (CCAPS) dell’Università Cornell di New York.
I ricercatori hanno collaborato fianco a fianco con i colleghi del Laboratorio di fisica applicata dell’Università Johns Hopkins e di altri istituti. Coordinati dalla Prof.ssa Léa E. Bonnefoy, gli studiosi hanno descritto l’area designata per l’atterraggio grazie alle immagini radar catturate negli anni passati.
Perché questa missione? Sono tanti i motivi, uno dei più importanti è capire la natura dell’atmosfera di Titano, che potrebbe essere rendere possibile l’esistenza di una ‘chimica prebiotica’, ovvero la situazione che precede l’esistenza di vere e proprie forma di vita.
Il radar “sopravviverà” 3 anni su Titano
Va detto che, ad oggi, non si è in grado di determinare con esattezza ciò che vi è attorno al sito, in quanto la risoluzione di tali immagini non permette l’individuazione esattezza di piccoli corsi d’acqua o altri dettagli.
Tuttavia, per merito delle curve di retrodiffusione – variazioni del segnale radar sulla base della conformazione paesaggistica – il team della Prof.ssa è riuscito a ricostruire perlomeno idealmente l’aspetto geologico del cratere. Staremo a vedere, per ora sappiamo che le previsioni di sopravvivenza del drone sulla luna sono di circa 3 anni.
Fonte: The Planetary Science Journal