La prima scuola biofila in Italia compie tre anni, un lasso di tempo abbastanza lungo per apprezzarne i pregi. Un metodo di insegnamento che vede i bimbi al primo posto e che ha a cuore il loro benessere. Ecco perché viene data così tanta importanza al contatto con la natura.
Si trova in Valle d’Aosta, nel Comune di Gressoney-La-Trinité, ed è un edificio riqualificato con i fondi dell’Unione Europea con un grande valore aggiunto. Migliorano, infatti, la qualità della vita e l’apprendimento degli alunni. Lo dimostra lo studio Bracing Biophilia.
I punti di forza
È un ambiente confortevole, rilassante e immerso nel verde. Dà la possibilità concreta di aumentare i livelli di attenzione, diminuendo quelli di stress e di ansia. I bambini, quindi, non percepiscono l’apprendimento come noioso o – peggio – insopportabile: ma come un’occasione di divertimento, di condivisione e di relax. Aumenta l’empatia verso i propri compagni e il prossimo in generale.
Ci sono pareti di canapa e di sughero, in tutta la scuola biofila risuona il rumore rassicurante dell’acqua che scorre, l’illuminazione varia a seconda dell’intensità della luce naturale e – al posto dei termosifoni – sono stati installati dei pannelli radianti che garantiscono una corretta regolazione termica.
Anche il metodo di insegnamento è nuovo, anticonvenzionale e al servizio del bambino. Non c’è la cattedra e il maestro è seduto fra i banchi dotati di rotelle. Viene quindi cambiato il concetto di gerarchia e si instaura un rapporto più maturo e funzionale con lo studente. La disposizione in aula, poi, può variare a seconda delle esigenze specifiche.
In ogni caso, la lezione all’aria aperta è quella che viene incentivata maggiormente (condizioni climatiche permettendo). “Il contatto continuativo con la natura migliora la capacità di concentrazione dei bambini. A scuola lavorano e si stancano ed è assolutamente normale. Come aiutarli a recuperare dalla fatica mentale? Qui entra in gioco la Natura. Il semplice contatto con un ambiente naturale rende più rapida ed efficiente la rigenerazione dell’attenzione diretta e sostenuta. Quando si passa da una lezione svolta in un’aula convenzionale a una lezione svolta all’aperto i tempi medi di soluzione nei test di attenzione si riducono di oltre il 50% e migliora anche l’efficienza con un 13% in più di risposte corrette”: queste le parole di uno degli autori, Giuseppe Barbiero dell’Università della Valle d’Aosta.
Si favorisce l’immersione nella natura e nella realtà, in una dimensione concreta della scuola. Si impara a percepire il mondo circostante e se stessi al suo interno. Insomma, si predilige un ritorno a un ritmo lento e più funzionale al benessere psicofisico.