A Vitorchiano, a pochi chilometri da Roma, si trova una scultura veramente molto particolare e decisamente insolita in Italia: un Moai. Questa statua, il cui nome definiva la casta di razza bianca autrice di questo tipo di forme d’arte sull’Isola di Pasqua, è alta sei metri ed è realizzata in peperino. La scultura è stata creata a Vitorchiano nel 1990, ad opera di undici maori della famiglia Atan che, da Rapa Nui, si sono recati in Italia per poter diffondere informazione e sensibilizzazione sul restauro delle loro statue. L’opera, dalle fattezze antropomorfe, è stata scolpita per la trasmissione televisiva “Alla ricerca dell’arca”, ed inizialmente si trovava in piazzale Umberto I. Nel 2007, tuttavia, è stata esposta in Sardegna nel Museo del Territorio “Sa Corona Arrubia” in occasione di una mostra di arte precolombiana. Dal 2008 si trova sulla via Teverina, ed incuriosisce ogni giorno centinaia di persone. Quello di Vitorchiano, però, non è l’unico Moai che si trova sul suolo italiano: ne è presente, infatti, anche uno a Chiuduno, in provincia di Bergamo, ed è stato costruito da 14 Maori Rapa Nui polinesiani. La sua costruzione è stata fatta durante il XV Festival Internazionale “Lo spirito del pianeta”, un’attrazione che affascina tantissime persone grazie alla celebrazione delle culture indigene e tribali del mondo. La statua ha occhi di ossidiana e corallo ed è rivolta verso l’Isola di Pasqua, in modo da creare un collegamento tra i suoi abitanti e quelli di Chiuduno.