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CURIOSITÀ 26 MARZO 2021

La storia di Luke Stark, il professore che ha rifiutato 60 mila euro da Google

Un assistente professore della Western University in Ontario, ha deciso di rifiutare per 60 mila euro da Google: si tratta di Luke Stark un brillante accademico che studia gli impatti sociali ed etici dell’intelligenza artificiale. Rifiutare 60 mila dollari da Google per una borsa di ricerca non è qualcosa che capita tutti i giorni, ma per Luke Stark è stata la decisione più giusta da prendere.

La vicenda tra Luke Stark e Google

La storia è iniziata a novembre 2020, quando Stark, che studia gli impatti sociali ed etici dell’intelligenza artificiale, ha presentato la sua domanda a Google per il Research Scholar Program: ovvero fondi senza vincoli per sostenere i professori all’inizio della propria carriera. Nonostante inizialmente Stark fosse entusiasta all’idea di poter lavorare per il colosso, alcuni successivi fatti lo hanno portato a farsi un’idea diverse sull’azienda californiana.
A dicembre del 2020 Google ha licenziato Timnit Gebru e Margaret Mitchell, le due co-leader del team di etica per l’intelligenza artificiale. Le due donne avevano criticato l’approccio di Google allo studio, ricevendo come contropartita il benservito. Le uscite di Gebru e Mitchell, quindi, hanno fatto sì che i ricercatori esterni guardassero con maggior diffidenza a una borsa di studio, da sempre ben considerata.
Così, quando il 10 marzo Stark ha ricevuto l’email da Google che gli annunciava che avrebbe potuto contare su 60 mila dollari per la sua proposta di ricerca, l’accademico si è tirato indietro.
Queste le parole scritte nell’email di risposta e riportate dalla Cnn: «Rifiuto questo premio per solidarietà alle ricercatrici Gebru e Mitchell, ai loro compagni del team e a tutti coloro che si sono trovati in situazioni simili». Stark ha poi concluso che – in futuro – vorrebbe collaborare nuovamente con Google, ma solo quando l’azienda e i suoi vertici rifletteranno su quanto accaduto, promuovendo di conseguenza una ricerca critica e dei prodotti che supportino l’equità e la giustizia.
Il gesto di Stark è stato molto apprezzato da Timnit Gebru che ha ricordato come non sia semplice rifiutare i fondi di ricerca di Google, soprattutto all’inizio della propria carriera.
Insomma, un uomo integro, che per seguire la sua moralità ha rifiutato ben 60 mila euro.

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