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CURIOSITÀ 23 OTTOBRE 2020

La vera storia della zucca di Halloween

Non c’è Halloween senza zucche! Ma sapevate che, inizialmente, l’inquietante volto con i denti sgangherati simbolo di questa festività veniva inciso nelle rape?

L’emblema principale della notte di Halloween è una zucca arancione privata della polpa e con all’interno un lumino, la cui luce tremolante filtra dall’incisione sulla buccia di due occhi triangolari e una bocca piegata in un ghigno beffardo.
Secondo un’antica leggenda irlandese, questa lanterna rappresenta la testa di Stingy Jack, un fabbro inconcludente e dedito ad alcool e scommesse, che la notte di Ognissanti incontrò sulla sua strada il Diavolo, deciso ad entrare in possesso della sua anima.
Nonostante la sbronza, Jack riuscì ad ottenere dal demonio il permesso di bere il bicchiere della staffa, senza però avere di che pagarlo e con scaltrezza convinse Satana che non fosse il caso di lasciare la vita terrena con un debito: gli chiese quindi di prendere le sembianze di una moneta da dare all’oste ma, invece di consegnarla, la infilò in un borsellino ricamato con il simbolo della croce, imprigionando irrimediabilmente il Signore delle Tenebre.

Per essere liberato, il Diavolo accettò di concedere all’uomo altri dieci anni, trascorsi i quali si ripresentò puntuale il 31 ottobre per riscuoterne l’anima. Senza darsi per vinto, Jack lo sfidò di nuovo, scommettendo che, se si fosse arrampicato su un albero lì vicino, non sarebbe più riuscito a scendere: il demonio cadde nell’ennesimo tranello e, appena arrivato in cima, venne bloccato dalla croce che il fabbro aveva nel frattempo inciso sul tronco e dovette arrendersi all’idea di lasciarlo in pace per sempre.
Jack morì comunque l’anno dopo: rimbalzato alle porte del paradiso per la sua dissolutezza, si presentò all’inferno, ma il Diavolo ancora offeso per essere stato raggirato, lo scacciò consegnandoli come unico conforto un tizzone ardente che rischiarasse il limbo in cui avrebbe vagato per l’eternità. Il fabbro, rassegnato, svuotò una grossa rapa ricavandone una lanterna per proteggere da pioggia e vento il pezzo di brace, e illuminare i suoi passi in attesa del Giudizio Universale.

Per ricordare la leggenda, gli irlandesi emigrati nel nuovo mondo dopo la carestia del 1845 iniziarono a decorare le loro case con lanterne vegetali, ma non riuscendo a reperire facilmente le rape, ripiegarono sulle tonde e gradi zucche che crescevano rigogliose nel continente americano.

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