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CONSIGLI 02 SETTEMBRE 2021

Lampadine: ecco le nuove etichette, come leggerle

Sono entrate in vigore anche per le lampadine le nuove etichettature europee che indicano in maniera più chiara e univoca l’efficienza energetica. Vediamo come sono fatte.

A mandare in pensione le indicazioni riportate sulle confezioni delle sorgenti luminose a cui siamo abituati è il regolamento UE 2019/2015, applicato in Italia a partire dal primo settembre 2021. L’etichetta rinnovata dovrà essere apposta dai produttori sia su dispositivi con fonte luminosa integrata e non rimovibile, sia su LED e moduli LED e lampadine: eliminate dalla nomenclatura le sottoclassi A+, A++ e A+++, la nuova scala a sette colori, che a colpo d’occhio aiuta i consumatori a scegliere il grado di efficienza più adeguato, va dal massimo del verde brillante A al minimo del rosso G e in calce viene riportato a chiare lettere il consumo energetico in kilowatt/ora per 1000 ore.

Accanto a questo valore è stato anche aggiunto un QR Code che rimanda ad ulteriori informazioni presenti sul database europeo EPREL: inquadrandolo con il lettore dello smartphone, si può accedere a tutti i dettagli che riguardano la sorgente luminosa che si sta acquistando, comprese le specifiche tecniche. Questa novità aiuta a distinguere immediatamente le etichette vecchie da quelle nuove e si inserisce tra le regole di progettazione ecocompatibile divenute obbligatorie per quasi tutti i prodotti, ad esclusione di particolari fari come quelli che si usano, ad esempio, sui palcoscenici teatrali e delle lampade di emergenza. A partire dal 2023, inoltre, si procederà ad eliminare gradualmente neon e fonti luminose alogene dal mercato.

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