Disponibile sulla piattaforma Netflix, ‘L’incredibile storia dell’Isola delle Rose’ è fra i titoli più popolari del momento. Il film è diretto da Sydney Sibilia (già alla regia della trilogia ‘Smetto quando voglio’) con la produzione di Grøenlandia (‘Il primo re’) e, come sottolineano le note ufficiali, ha un “cuore ribelle basato su fatti reali”.
Non è del tutto d’accordo, però, l’architetto navale Massimo Franchini, romagnolo doc che visse la stagione in cui la storia è ambientata. “È carino”, commenta laconico dalle colonne de Il Giornale spiegando poi meglio che la pellicola “ricostruisce l’atmosfera di quei tempi, anche se l’ha butta un po’ troppo in caciara, marcando gli stereotipi del romagnolo. La storia è fasulla e un po’ romanzata.”