Inventato dagli antichi egizi, l’uncinetto conserva tutto il suo fascino anche nella nostra era ipertecnologica: per realizzare piccoli capolavori con grande soddisfazione, occorre conoscere le tecniche di base e saper scegliere il filato più adatto per ogni occasione.
I primi uncinetti della storia erano bastoncini uncinati in legno o avorio, mentre quelli moderni possono essere realizzati in acciaio o plastica di diverso spessore, che permettono di utilizzare una vasta gamma di lavorazioni: con la dicitura “uncinetto semplice” si intendono le tecniche friulana, a forcella, a rete e il pizzo d’Irlanda che si sviluppano sulla lunghezza standard di 20 centimetri, mentre “l’uncinetto tunisino” si usa come un ferro da calza, quindi raccogliendo contemporaneamente un maggior numero di punti.
I filati più utilizzati sono di cotone, seta, lana, lino, juta e canapa, a seconda del manufatto da realizzare e le lavorazioni di base sono la celebre “catenella” e le maglie alta, bassa e bassissima.
Per i principianti, il punto a catenella è il primo passaggio da imparare, possibilmente utilizzando uncinetti di spessore 3 o 4 e un gomitolo di acrilico colorato: si ottiene inserendo l’uncino in un nodo e premendo poi l’asta dell’attrezzo sopra il filato, tirandolo fino a formare un’asola: dopo aver stretto con forza il primo punto, bisogna ripetere l’operazione, concatenando le maglie che costituiranno la catenella.
L’uncinetto va impugnato saldamente tra pollice e indice e bisogna tenere presente che la mano più importante è quella che regge il filato, non quella che muove il ferretto. Per sviluppare una buona manualità bisogna esercitarsi realizzando almeno un centinaio di catenelle: una volta presa dimestichezza, sarà facile comporre i vari tipi di maglie e creare i primi lavori, meglio se quadrati o rettangolari, in modo da non doversi preoccupare di aumentare o diminuire i punti per ottenere manufatti rotondi o di forme geometriche più complicate.
Canovacci, presine, sciarpe e astucci sono i primi esperimenti da tentare, utilizzando filati ben gestibili come juta, cotone e lino prima di passare alla lana, adatta a mani già esperte.