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CURIOSITÀ 16 MARZO 2023

Le immagini mozzafiato della stella che esplode ripresa dal telescopio James Webb

Il telescopio spaziale James Webb, un progetto congiunto della NASA, dell’ESA e della CSA, ha scattato una fotografia di una stella Wolf-Rayet, una delle stelle più luminose e massicce conosciute, immortalata pochi istanti – in termini spaziali – prima di esplodere e diventare una supernova.

La stella fotografata, la Wolf-Rayet WR 124, si trova a circa 15 mila anni luce da noi, nella costellazione del Sagittario, ed è una stella che ha già perso una quantità di materia pari a circa dieci volte quella del Sole.

Che cos’è una supernova: lo spettacolo della stella che esplode

La fotografia è un evento eccezionale perché cattura il raro momento che precede la nascita di una supernova, quando ci sono delle espulsioni di materiali che si verificano a intervalli di tempo regolari. Il nucleo della stella è visibile nella fotografia, e questo dettaglio la rende unica.

La polvere cosmica liberata durante l’esplosione è ritenuta molto importante dagli astronomi perché protegge le stelle durante la loro nascita, contribuisce a formare i pianeti e serve come base per la formazione di molecole complesse che stanno alla base dell’origine della vita nell’universo.

Che cos’è il telescopio spaziale James Webb e dove si trova

La foto è stata scattata durante la campagna osservativa Webb Early Release Observations, ed è stata possibile grazie ai filtri utilizzati dal telescopio, che hanno permesso di rilevare sostanze particolari come idrocarburi, silicati, metano e idrogeno molecolare.

Il James Webb è un telescopio da record molto importante che ha richiesto anni di progettazione e sviluppo, e rappresenta il culmine della tecnologia moderna. È stato lanciato nello spazio da una base della NASA in Francia, la Centre Spatial Guyanais, il 25 dicembre 2021, e le sue prime foto a colori hanno fatto il giro del mondo.

Grazie alla sua posizione nello spazio, chiamata Lagrange 2 – a circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra nella direzione opposta al Sole – il telescopio raccoglie dati in una gamma di frequenze che non sono accessibili dalla Terra, aprendo nuove prospettive nella ricerca astronomica.

Il luogo è stato scelto perché permette al telescopio di avere una vista costante e continua del cielo profondo senza essere disturbato dalle emissioni luminose terrestri e solari.

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