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CURIOSITÀ 04 LUGLIO 2022

Le inquietanti figure nelle pitture primitive: la scoperta 'aliena'

Nel 2018 alcune testimonianze d’arte rupestre vengono scoperti dagli archeologi nella Tanzania centrale.

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Il mistero dietro la raffigurazione

Purtroppo il trascorrere del tempo e le condizioni atmosferiche avevano distrutto quasi tutti i dipinti ritrovati nella Swaga Swaga Game Reserve, nell’area di Dodoma. Ma, tra quelli che si sono conservati, uno più di tutti era avvolto dal mistero. Si tratta di tre misteriose figure antropomorfe con teste estremamente grandi di bufalo stilizzate.

Il significato nascosto

Secondo l’archeologo Maciej Grzelczyk dell’Università Jagellonica in Polonia, il pannello denominato Amak’hee 4 potrebbe avere qualche centinaio di anni e risalire al tempo delle società di cacciatori-raccoglitori in quella regione. Sul pannello sono raffigurati animali che sembrano assomigliare a gnu, eland, bufali e persino a una giraffa, oltre alle figure umane con grandi teste. Ma l’elemento più interessante del dipinto di Amak’hee 4 è senz’altro il trio di figure umane e teste di bufalo stilizzate.

“Particolarmente degno di nota tra i dipinti di Amak’hee 4 è una scena incentrata su tre immagini”, ha scritto Grzelczyk.

Sebbene nella cultura e nella religione del popolo Sandawe, capostipiti degli abitanti del luogo, non ci siano elementi e credenze legate all’antropomorfizzazione dei bufali, ci sono alcuni aspetti rituali che offrono delle chiavi di lettura. I Sandawe praticano ancora il simbó rituale, il cui elemento principale è entrare in stati di trance. Un aspetto di questo rituale è il percuotere le corna di bufalo da parte delle donne come potente antidoto alla stregoneria. Nel rituale di fertilità phek’umo , invece, le donne alzano le mani in modo tale da simboleggiare “corna di luna” e “corna di selvaggina”.

Qualunque sia il significato, le strane figure non sono senza precedenti. Non lontano da Amak’hee 4, nella regione di Kondoa nella Tanzania centrale, altri due dipinti rupestri ricordano il trio.

I dipinti Amak’hee 4 sono solo un esempio dei numerosi siti di arte rupestre nell’area di Swaga Swaga che sono conosciuti a livello locale, ma non ancora documentati scientificamente e che, di certo, getteranno nuova luce sul significato di quest’arte nella regione.

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