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CURIOSITÀ 03 GIUGNO 2021

L’Esorcista, la vera storia dietro il film

Pochi lo sanno ma “L’Esorcista”, film cult del 1973 con Ellen Burstyn e diretto da William Friedkin, è la terrificante rielaborazione di un fatto di cronaca.

Tratto dall’omonimo romanzo di William Peter Blatty, anche autore della sceneggiatura, il film racconta di una ragazzina posseduta dal demone Pazuzu; preda di forze sovrannaturali, la piccola Regan (interpretata magistralmente dall’allora quattordicenne Linda Blair) sfida i sacerdoti che provano a esorcizzarla, padre Merrin (l’attore Max von Sydow) e padre Karras (Jason Miller). Una storia ispirata, a quanto pare, a fatti reali e di cui Blatty aveva sentito parlare durante gli anni dell’università. L’autore, all’epoca studente, venne a conoscenza della vicenda di un giovane, vittima di un demone dopo l’evocazione tramite una tavola Ouija.

Blatty, incuriosito, contattò Padre Raymond Bishop, artefice dell’esorcismo, e ne ottenne la collaborazione. Il prete gli raccontò di Roland Doe (nome fittizio): appena tredicenne, imparò dalla zia Harriett a contattare i defunti. Alla morte della donna, però, il ragazzino fu, suo malgrado, protagonista di fenomeni particolari, primo fra tutti lo spostamento degli oggetti col pensiero. In un primo momento, la famiglia ipotizzò una malattia psichiatrica ma, successivamente, fu costretta a chiedere un consulto religioso. Stando ai racconti, fu proprio Padre Raymond a liberarlo dal maligno. Suggestione, menzogna o realtà? Di certo, questa storia ha ispirato uno dei film dell’orrore spirituale più amati di sempre.

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