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CURIOSITÀ 22 LUGLIO 2022

L’incredibile scoperta di un “mostro” senza precedenti

Sono stati trovati i resti fossili del “drago della morte”, il più grande dinosauro volante esistito sul nostro pianeta. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questa incredibile scoperta.

La scoperta in Argentina

I resti di un enorme rettile alato sono stati rinvenuti in Argentina; caratteristiche mai riscontrate prima, tanto che i paleontologi si azzardano a parlare di un genere totalmente nuovo. Il “drago della morte”, dotato di apertura alare di ben 9 metri, è senza ombra di dubbio il più grande pterosauro (ovvero “lucertola con le ali”) scoperto nel Sud America. I suoi fossili sono stati scoperti dal gruppo di ricercatori capitanato dal Dott. Leonardo Ortiz, paleontologo presso l’Università Nazionale di Cuyo, a Mendoza.

Un “mostro” da 86 milioni di anni

Stando alle stime, il “mostro” è vissuto assieme ai dinosauri 86 milioni di anni fa, volando con fare famelico nei cieli dell’Era Mesozoica prima che il famigerato asteroide impattasse sulla penisola messicana dello Yucatan eliminando circa tre quarti della vita di allora sul pianeta. Gli pterosauri abitavano tutti i continenti. La motivazione è alquanto semplice: in cielo, non erano minacciati da alcun predatore. Circa l’aspetto, avevano ossa cave, enormi cervelli con lobi ottici super sviluppati e muscoli volanti.

Parenti “pericolosi”

Si presume che dinosauri, pterosauri e coccodrilli fossero tutti imparentati fra loro ed appartenessero al gruppo degli archosauri. I pterosauri, poi, si sarebbero evoluti in varie specie, alcune della grandezza di un uccellino altri paragonabili ad aerei da caccia.

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