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EMOZIONI 19 MAGGIO 2022

L'incredibile storia dell'hotel galleggiante

Nelle acque della Corea del Nord galleggia un vero e proprio hotel fantasma. Venite con noi a scoprire la sua storia.

Avrebbe dovuto essere un’attrazione turistica esclusiva con vista sulla barriera corallina australiana. Oggi, invece, è un’imbarcazione in disuso parcheggiata in un porto nordcoreano.

Sono passati più di 30 anni dall’inaugurazione del Barrier Reef Floating Resort. Ai tempi, la proposta era estremamente invitante: un hotel di lusso a 7 piani, con 176 camere, discoteca, 2 ristoranti, laboratorio di ricerca e persino eliporto e campo da tennis; il tutto avvalorato dall’incredibile affaccio sulla barriera. Il progetto da sogno si infranse in appena un anno, a causa degli eventi metereologici avversi, fra temporali, cicloni e maree.

Peggiorò la situazione la scoperta di un deposito abbandonato di munizioni, ad appena 2 chilometri dal resort. Così l’hotel cominciò a perdere gli iniziali consensi, tanto da essere costretto nel 1989 a “trasferirsi”: col nuovo nome di Saigon Hotel – detto The Floater – venne spostato sul fiume Saigon, a Ho Chi Minh City.

Purtroppo, però, dopo appena 10 anni, per via di seri problemi finanziari, fu obbligato a spostarsi nuovamente, questa volta in Corea del Nord, destinazione ultima che sancì la fine dei suoi giorni.

Per qualche tempo ospitò i turisti in visita sul monte Kumgang, area panoramica vicina alla Corea del Sud. Poi, nel 2008, avvenne una tragedia: un soldato nordcoreano uccise a colpi di pistola una donna sudcoreana, accusata di essere entrata in zona militare, oltrepassando i confini turistici. Dopo l’accaduto l’hotel chiuse al pubblico.

Nel 2019 venne ordinata la demolizione della struttura ma la pandemia bloccò tutto, condannando l’ex Barrier Reef Floating Resort a galleggiare desolato nella regione di Kŭmgangsan, a circa 200 km da Pyongyang.

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