June e Jennifer Gibbons sono passate alla storia come “Le gemelle silenziose”. Nate nel 1963, le due sorelle hanno infatti inventato sin da quando erano piccole un linguaggio tutto loro, non parlando più con nessun altro.
Per porre rimedio a questo comportamento, le gemelle vennero messe in istituti psichiatrici differenti, ma ciò non fece altro che portarle ad assumere uno stato catatonico.
Una volta riunite, le gemelle iniziarono a scrivere dei romanzi con delle trame inquietantissime, ma la scrittura lasciò presto posto al crimine.
June e Jennifer, infatti, appiccarono un incendio doloso, dopo il quale furono internate nel Broadmoor Hospital, in cui rimasero per 14 anni.
Durante il ricovero, si dice che le gemelle abbiano fatto un patto di morte, perché solo una avrebbe potuto vivere una vita normale grazie al sacrificio dell’altra.
Quando giunse il momento del trasferimento alla Caswell Clinic di Bridgend, Jennifer morì di miocardite acuta.
Da quel momento, June vive una vita come tante ed è perfettamente integrata nella società, affermando di poterlo fare grazie al sacrificio di sua sorella.
Tuttavia non ci sono prove tangibili del patto, e sono in tanti a credere che June se lo sia inventato per dare un senso alla morte di Jennifer.
Ci sono però ancora molti punti da chiarire in questa faccenda, poiché una diagnosi obiettiva per la miocardite acuta è molto difficile, anche dopo un’accurata autopsia.
Sostenitrice della teoria del patto è anche la scrittrice Majorie Wallace, autrice del libro “The silent Twins”.
