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CURIOSITÀ 22 APRILE 2023

L'inquietante scoperta in mare: è infestato da "strani" virus

Gli abissi continuano a essere il più grande mistero per gli esseri umani. Gli scienziati hanno fatto una nuova scoperta negli oceani. Si tratta di
virus mai visti prima, che infettano la microfauna marina. Sono stati chiamati
mirusvirus, dal latino
mirus, che significa ”
strano“. Dalle analisi del DNA di questi patogeni, è emerso che sono parenti dei
virus dell’herpes e dei virus giganti. Potrebbero dunque essere un ibrido tra due linee virali distanti. E ora la comunità scientifica si chiede cosa possano rappresentare per l’uomo. Cosa sono i mirusvirus, gli “strani virus” scoperti nel mare Tom Delmont, del Centro Nazionale Francese per la Ricerca Scientifica (CNRS) che fa parte del team che ha partecipato allo studio, pubblicato sulla rivista scientifica
Nature, ha dichiarato che si tratta di vere e proprie
chimere. La scoperta mette in luce quanto poco sappiamo dei virus che si nascondono in mare. Per trovare i mirusvirus, i ricercatori hanno analizzato oltre 35.000 campioni d’acqua raccolti tra il 2009 e il 2013, contenenti microrganismi, alghe e plancton. Hanno poi cercato indizi evolutivi nei geni di milioni di batteri e virus. E hanno scoperto così questa nuova linea di virus con DNA a doppio filamento, che si generano nelle
acque superficiali illuminate dal sole, a tutte le latitudini. I mirusvirus infettano il
plancton, piccoli organismi che galleggiano sulle correnti oceaniche e rappresentano il cibo di un importante numero di specie, tra cui alcuni grandi cetacei. Probabilmente aiutano a regolare il flusso di carbonio e di nutrienti del plancton stesso, e sono dunque indispensabili per il suo ciclo vitale: distruggendo le cellule morte, aiutano quelle nuove a essere attive e sane. Il mare non smette mai di sorprenderci: solo qualche mese fa
tra le onde è apparsa una “mano aliena”. Mentre nelle coste dell’Adriatico sono tornati
i misteriosi borsellini delle sirene. I mirusvirus serviranno a debellare l’herpes umano? I mirusvirus potrebbero essere la chiave per conoscere la misteriosa origine dei virus dell’herpes, visto che alcuni frammenti di DNA sono identici in entrambi i gruppi di patogeni. L’herpes potrebbe dunque essersi originato tra i plancton, per poi iniziare a infettare gli animali, compreso l’uomo. Hiroyuki Ogata, co-autore dello studio e professore dell’Istituto per la Ricerca Chimica dell’Università di Kyoto, ha fatto sapere tramite
Live Science che nel prossimo anno si tenterà di isolare i mirusvirus per studiarli e svelarne i misteri. E soprattutto tentare di trovare una cura definitiva agli herpesvirus, che
infettano la metà della popolazione mondiale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha infatti stimato che l’
Herpes simplex 1, altamente infettivo, che si manifesta come
herpes orolabiale e può causare anche quello
genitale, sia presente in
3,7 miliardi di persone sotto i 50 anni. La trasmissione del virus è spesso invisibile, dato che che nella maggior parte dei casi non sono rilevati sintomi. Per molti pazienti rappresenta uno
stigma sociale, dato che cambia l’aspetto e
il colore delle labbra, ed è motivo di stress. Nei casi più gravi può però causare malattie oculari ed encefaliti, e risultare addirittura
fatale per le persone immunocompromesse. L’attenzione della medicina è per questo orientata a debellare dal nostro organismo questo ospite dannoso, e i mirusvirus potrebbero essere il punto di svolta su questo fronte della ricerca scientifica.

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